Sat e Adf si fondono, una scelta che porta la Toscana verso il futuro

“Oggi è un grande giorno per la Toscana. Sono convinto di aver fatto una delle scelte più importanti per Pisa, per Firenze e per tutta la regione. Mettere insieme i due aeroporti ci fa diventare un riferimento nazionale e la pista di 3 chilometri che ha Pisa potrà rappresentare un elemento di attrazione per vettori intercontinentali più di quanto non sia avvenuto finora. Pisa può fare i volumi e Firenze può fare i margini. Abbiamo un piano di sviluppo che ci porta a soddisfare la previsione delle esigenze del traffico aereo nei prossimi anni, fino all’obiettivo di 11 milioni di passeggeri. È un grande obiettivo che abbiamo raggiunto e sono convinto “. Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, all’assemblea dei soci Sat che, riunita oggi a Pisa, ha deliberato con il 99,96 per cento del valore azionario la fusione con Adf. “Naturalmente – ha detto Rossi – non mancano le polemiche. Faccio presente che gli interventi pubblici ci sono dovunque sugli aeroporti. Se penso agli aeroporti della Puglia non posso che ammirare l’azione del presidente Vendola che riesce a trasferire ogni anno 15 milioni ai vettori attraverso un’operazione di promozione della regione che a me, finora, non è mai riuscita. Per non dire che l’aeroporto di Bari è stato finanziato con i fondi europei e altri interventi con i fondi Fas. Insomma basta con le polemiche tutte politiciste, e basta anche con previsioni ambientali sull’area di Firenze che non stanno né in cielo né in terra, perché lì ci sarà un miglioramento complessivo, a partire dalla sicurezza dei voli e dall’ambiente”. “Con questa scelta – ha proseguito – portiamo la Toscana verso il futuro. Siamo la regione del manifatturiero, del turismo, della ricerca, della cultura. Una regione che ha bisogno di avere i due aeroporti integrati e in sviluppo. In questo modo saremo collegati con il mondo. Se invece staremo fermio, se ognuno continuerà a giocare per conto proprio rischiamo di essere spiazzati. Non è un caso che il presidente della Camera di commercio di Bologna abbia dichiarato che la fusione degli aeroporti di Firenze Pisa rappresenta per l’Emila una ‘conglomerazione micidiale’. Non voglio essere ‘micidiale’ con nessuno – ha concluso Rossi-, però tra sviluppare gli aeroporti della Toscana e lasciare agli altri lo sviluppo aeroportuale preferisco che si sviluppi la Toscana. Prima di tutto per il lavoro, perché questa è la nostra principale preoccupazione”.