Food policy, il Patto dei sindaci a Milano in ottobre

Milano chiama a raccolta le grandi metropoli del mondo per firmare un Patto tra città volto a garantire un’alimentazione più sana, equa e sostenibile per i propri cittadini. 32 metropoli del Nord e del Sud del Pianeta e importanti Istituzioni e Fondazioni internazionali hanno già risposto all’appello del Sindaco Giuliano Pisapia e lavorano con Milano alla stesura dell’Urban Food Policy Pact, la cui firma è prevista in ottobre nel corso di un grande evento, a conclusione di Expo 2015 e in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione.

I contenuti e la strategia della “Food Policy Milano” sono stati illustrati dal Sindaco di Milano Giuliano Pisapiae dal Presidente della Fondazione Cariplo Giovanni Guzzetti nella cornice della giornata “Le Idee di Expo. Verso la Carta di Milano”.

“L’Urban Food Policy Pact sarà una delle più importanti eredità di Expo 2015. Dedicata alla Nutrizione, l’Esposizione Universale ha fatto da volano al potenziamento di una politica alimentare di Milano che, al pari di altre grandi metropoli del mondo, lavora alla messa a punto di una Food Policy come tassello della costruzione della sua Smart City – ha dichiarato il Sindaco Pisapia -. Attraverso un duplice approccio, che unisce la dimensione locale a quella globale, la città sta ponendo solide basi per una sana alimentazione, la lotta agli sprechi alimentari, la creazione una filiera alimentare di qualità, la tutela della biodiversità del sistema agricolo metropolitano. Expo 2015 rappresenta dunque una grande occasione per Milano e per le città di tutto il mondo per essere protagoniste di un percorso concreto per il diritto al cibo sano e sicuro.”.

“Expo 2015 per noi sarà un momento di sintesi, di un grande lavoro di idee e azioni concrete svolto in questi anni sui temi della ricerca in campo agroalimentare, per la Food policy di Milano, per l’agricoltura periurbana, nel Parco Agricolo Sud Milano su cui si è concentrata la nostra attività filantropica – ha dichiarato il Presidente Guzzetti -. Durante Expo avremo modo di condividere il risultati di questa attività con 700 organizzazioni filantropiche in occasione dell’assemblea annuale delle Fondazioni europee e del mondo che aderiscono all’European Foundation Center; ospiteremo la riunione della Global Alliance for the Future of Food. Avremo un quartier generale a Cascina Triulza, cuore pulsante del non profit dentro Expo, ma vivremo altre occasioni in luoghi dentro la città. Sulla base di ciò, siamo pronti a dare il nostro contributo alla Food Policy Milano e alla Carta di Milano, augurandoci che altre Fondazioni si impegnino numerose per questi obiettivi”.

Tre gli obiettivi di “Food Policy Milano”: lavorare sull’eredità immateriale e sul tema di Expo Milano con un’iniziativa di rilievo internazionale che fornisca ai Sindaci di tutto il mondo strumenti e modelli per costruire politiche sostenibili; contribuire alla creazione della food policy cittadina con il confronto di buone pratiche e con la definizione di un quadro di azioni discusso con i massimi esperti del mondo; rafforzare il posizionamento internazionale di Milano nello scenario globale.

Le politiche alimentari nel “Secolo delle Città” A partire dagli anni 2000 sta crescendo una consapevolezza sui temi legati al cibo. Nel contesto internazionale esistono diversi centri decisionali in cui le città stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante perché la maggior parte della popolazione mondiale vive nelle città che producono il 60% del Pil mondiale. Alcune di queste hanno un Pil superiore a molte nazioni: Milano produce più della Colombia, Washington più del Sudafrica, Londra più dell’Indonesia. Le reti di città, in cui Milano è inserita a pieno titolo, hanno già sviluppato protocolli sulla sostenibilità a tutto tondo: dai cambiamenti climatici alla gestione dei rifiuti.

L’Urban Food Policy Pact sarà il primo protocollo legato all’alimentazione delle metropoli: un patto strategico perché il cibo consente di toccare moltissime questioni politiche e amministrative che producono effetti concreti sulla vita nelle città, sulla sostenibilità dei servizi, sui diritti di cittadinanza. Londra, New York, Toronto e Melbourne: tra le città partecipanti, molte hanno già definito una propria strategia alimentare. Altre hanno mostrato l’intenzione di svilupparla quanto prima. Milano, che sta definendo la propria Food Policy in collaborazione con la Fondazione Cariplo, si prefigge il raggiungimento di alcuni obiettivi centrali: ridurre lo spreco alimentare, migliorare la salute dei cittadini, aumentare l’accesso al cibo da parte delle fasce più deboli, tutelare la biodiversità dell’ecosistema agricolo metropolitano, supportare l’innovazione in ambito agroalimentare e infine migliorare l’educazione alimentare, affinché lo stile di vita e di consumo dei cittadini sostenga e moltiplichi l’effetto delle iniziative. Importante sarà inoltre studiare un sistema innovativo per la promozione dei prodotti del territorio anche perché i sistemi di ristorazione pubblici e privati se ne approvvigionino in misura crescente.