Alla Leopolda un muro vegetale per vincere il cemento

Un giardino verticale con una spesa di poche migliaia di euro. Un espediente architettonico per aumentare il decoro ma, soprattutto, respirare aria pulita grazie alla sua capacità di trattenere fumi e polveri. È la “parete vegetale” allestita su una parete esterna nel quartiere della Leopolda e inaugurata questa mattina alla presenza, tra gli altri, dell’assessore all’ambiente Alessia Bettini, della direttrice Ufficio servizi sociali minorili Anna Amendolea, del direttore Istituto penale minorile Fiorenzo Cerruto e del direttore dell’Istituto Apab Carlo Triarico. La parete verticale è stata realizzata grazie al progetto “In three” che nasce dalla collaborazione tra Istituito Apab (l’agenzia formativa che si è occupata del progetto), il Centro di giustizia minorile della Toscana e dell’Umbria e l’assessorato all’ambiente. “In three”, frutto di una sperimentazione avviata nel 2011, si propone di formare i giovani dell’area penale esterna al mantenimento del verde pubblico, all’agricoltura biodinamica e, in particolare, alla manutenzione degli edifici pubblici (con particolare attenzione alle scuole del Comune di Firenze). La realizzazione della parete, è stata interamente finanziata dal Centro giustizia minorile. «Come già accaduto per le aiuole di piazza Beccaria e per quella con l’installazione della Bugs Hotel o l’albergo per gli insetti delle Cascine, l’aiuola del giardino di via Maragliano, le riparazioni della palestra della scuola La Pira – ricorda l’assessore Bettini – i ragazzi hanno lavorato a stretto contatto con i giardinieri del Comune di Firenze, realizzando questa piccola aiuola e una parete verticale di piante rampicanti di vite americana e nelle fioriere graminacee ornamentali e erbacee». «Ancora una volta, e con un ulteriore salto di qualità – sottolinea il direttore Triarico – per i ragazzi che hanno avuto problemi con la giustizia, grazie al progetto “In three” si è concretizzata la possibilità di una formazione professionale, probabilmente l’unica via per rimettersi sulla giusta strada, offrendo in più un lavoro di pubblica utilità e una chance di riconciliazione con la città». «Queste opportunità – commenta Anna Amendolea – consentono di far emergere le potenzialità dei ragazzi e consentono di valorizzare i loro aspetti positivi. Queste opportunità creano valore e una marcia in più». Il quartiere residenziale Leopolda-Paisiello è stato realizzato tra il 2005 e il 2007 nell’ambito di un programma di edilizia residenziale promosso dalla giunta Domenici e oggi è ancora incompleto a causa di problemi economici delle ditte costruttrici che hanno portato a un blocco della realizzazione delle opere di urbanizzazione. «Qui mancava un polmone verde e questa parete verticale può essere un primo, piccolo passo – ribadisce l’assessore Bettini – abbiamo realizzato un’area verde che produce umidità e ossigeno, assorbe anidride carbonica e polveri sottili e mitiga l’inquinamento acustico. Senza dimenticare le finalità sociali ed educative del progetto “In three”». Durante l’inaugurazione è stato consegnato un assegno di mille euro che uno dei giovani del progetto (Amin), che si è distinto per capacità e impegno, potrà spendere, come borsa lavoro della durata di un mese e mezzo, presso l’azienda Aglietti floricultura.