Automotive, sindacati su vertenza Incomes

“La situazione che sta interessando 17 lavoratori della Incomes srl, azienda del settore Automotive di Melfi, sta assumendo sempre più i contorni di una storia assolutamente paradossale ed incomprensibile. Infatti questi lavoratori, a seguito della procedura di mobilità, il 31 gennaio cesseranno le proprie attività e saranno estromessi dal mondo del lavoro”. Così i segretari di Fim, Fiom, Uilm, Ugl e Fismic, che spiegano: “la Incomes di Melfi che opera nelle attività di lavorazione in “conto Terzi” nell’ambito meccanico ed elettromeccanico aveva un carico occupazionale, inizialmente, di 81 dipendenti dei quali 64 hanno trovato una nuova collocazione, attraverso una intesa sindacale, alla Brose Automotive di Melfi mentre gli altri 17 si trovano in una condizione di forte rischio occupazionale.

Il vero paradosso è che questi 17 licenziamenti stridono fortemente con ciò che sta avvenendo nell’ area industriale di San Nicola di Melfi, che grazie agli investimenti della Fca e al relativo lancio di due nuovi modelli (Jeep Renegade e Cinquecento X) ha dato un nuovo ed importante impulso alle produzioni coinvolgendo il territorio in un percorso strategico che ha previsto e prevedrà nuove assunzioni sia alla Sata di Melfi che nelle altre aziende dell’ indotto.

Pertanto, le organizzazioni sindacali ritengono che tutto questo sia assolutamente contraddittorio rispetto alla evoluzione che sta vivendo il polo dell’auto di Melfi.

Pertanto riteniamo fondamentale l’impegno della Fiat, di Confindustria e dell’Acm, per poter dare le risposte necessarie e, a nostro parere, dovute nella direzione della ricollocazione dei 17 lavoratori della Incomes”.