Taranto, arrestato Daniele Sessa figlio del Prefetto di Avellino

L’uomo di 31 anni è stato tratto in arresto su disposizione del giudice per le indagini preliminari. Daniele Sessa è stato tradotto in carcere insieme a Cosimo De Pasquale. I due, entrambi tarantini, devono rispondere dell’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’usura e all’estorsione.

L’arresto del figlio del Prefetto Carlo Sessa, è stato eseguito dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Taranto.

Le indagini dei Finanzieri hanno verificato che Sessa e De Pasquale, gestivano nel capoluogo ionico un giro di usura nei confronti di numerosi commercianti, con il supporto anche di altre tre persone, delle quali due legate da vincoli di parentela.

Mentre Daniele Sessa si occupava principalmente di procurare i capitali e di gestire la parte contabile, Cosimo De Pasquale, sfruttando la sua fama di uomo violento, si assicurava con continue minacce e intimidazioni fisiche e psicologiche, il rispetto delle scadenze da parte delle vittime finite nel giro di usura.

Gli altri tre componenti dell’associazione a delinquere, denunciati a piede libero, fungevano, a loro volta, da collettori insospettabili per la raccolta delle rate usurarie, mettendosi a disposizione come supporto logistico dell’associazione malavitosa.

Ai due arrestati, su disposizione del pubblico ministero della Procura tarantina, sono stati sequestrati i conti correnti bancari, a titolo preventivo d’urgenza.

La Guardia di Finanza è entrata in azione dopo la denuncia di alcuni commercianti finiti nella rete degli strozzini. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, Sessa e De Pasquale imponevano agli esercenti del rione Italia, che avevano chiesto piccole somme di denaro in prestito, tassi usurai che si aggiravano tra il 150-180%.