Cisl Pp su esuberi Provincia Potenza e nomina dirigenti

“Di fronte alla complessa situazione, a tutti nota, che riguarda lavoratori e servizi, nel quadro di una riforma scellerata e di riduzione drastica delle risorse finanziarie, la storia dell’Ente viene nuovamente e negativamente segnata da scelte paradossali e completamente contraddittorie da parte dell’Amministrazione sia nei metodi che nei tempi.

Distratta la scrivente Organizzazione Sindacale – si legge in una nota della segretaria regionale della Cisl Fp Elisabetta Pennacchia – nella ricerca di soluzioni evidentemente di più ampio interesse, solo oggi apprende dalla stampa che l’Amministrazione Provinciale ha proceduto a dicembre scorso a conferire due incarichi dirigenziali a due funzionari dipendenti dell’Ente, piuttosto che cercare e condividere soluzioni organizzative coerenti con il dettato della riforma, che assegna funzioni fondamentali e non fondamentali, e con la drammatica situazione finanziaria che, dopo aver obbligato a dichiarare gli esuberi, impone con altrettanto rigore a ricercare economie di gestione.

La CISL FP aveva già segnalato la necessità che le scelte di matrice organizzativa fossero discusse nella prospettiva di ciò che l’Ente sarebbe diventato. Suggerimento rivelatosi vano.

Ma ad aggravare il quadro è la consapevolezza da parte di tutti, politica e lavoratori, della necessità di scelte coraggiose, fatte anche di sacrifici, e di azioni che mirino ad obiettivi duraturi e comuni.

Benchè si comprenda l’opportunità di utilizzare personale interno, anche sulla scorta di competenze già maturate nello specifico ruolo, va sottolineato che la Provincia di Potenza dispone di personale dirigenziale effettivo e che, in attesa dell’assetto definitivo dell’Ente, potrebbe riccorrere, per economicità, all’istituto dell’interim, già fortemente sperimentato in Provincia.

Tutto questo evidenzia una forte contraddizione metodologica, che mina alla base la stessa credibilità dell’azione che i lavoratori e i sindacati portanto avanti ai tavoli regionali e nazionali, nonchè sulle piazze anche in condizioni climatiche proibitive.

Si chide quindi di aprire immediatamente un tavolo di confronto, al fine di evitare che le future e doverose scelte organizzative possano compromettere ulteriormente il clima di tensione fra i lavoratori e il rapporto di fiducia con l’Amministrazione”.