Ruoti, ristampa saggio su oculista napoleonico Giuseppe Forlenza

L’associazione culturale “Recupero Tradizioni Ruotesi” (Miss ’48) ha provveduto alla ristampa di un documento scritto dal dott. Gerardo Salinardi, “ il quale – spiega una nota – decise di ricercare, studiare e illustrare la figura e le opere di un insigne figlio della Basilicata, a noi purtroppo quasi totalmente sconosciuto, per riportarne alla luce i meriti. Il personaggio di cui si parla è Giuseppe Nicolò Leonardo Biagio Forlenza, chirurgo e oculista illustre in Francia ai tempi di Napoleone e noto come Joseph-Nicolas-Blaise Forlenze. Nato a Picerno nel 1757 da Felice e Vita Pagano, si trasferì con la famiglia a Ruoti probabilmente intorno al 1862/63 e qui frequentò la “Scuola di Catechismo”(secondo il Racioppi, una sorta di scuola elementare), dove il giovane Giuseppe potè essere notato e apprezzato da Ferdinando Capece Minutolo, sesto Principe di Ruoti, per la sua “vivacità dell’ingegno e il grande amore per lo studio”, come scrive lo stesso Salinardi. Così il Principe decise di provvedere al mantenimento del giovane Giuseppe a Napoli affinché continuasse e terminasse i suoi studi. Successivamente egli approdò in Francia dove ottenne l’esercizio della professione di chirurgo e dove si specializzò nella cura delle malattie degli occhi. La sua fama – si legge ancora – crebbe soprattutto in occasione della spedizione di Napoleone in Egitto, quando numerosi soldati tornarono in patria offesi agli occhi dal tracoma e a renderlo popolarissimo furono gli interventi di cataratta eseguiti sul Ministro Portalis e sul poeta Lebrun, personaggi vicini a Napoleone e, quindi, all’epoca abbastanza noti e sul Cardinale Doria, a Roma. La fama della sua perizia e la grande esperienza gli valsero numerosi riconoscimenti: il governo repubblicano nel 1799 lo nominò “Chirurgo oculista” nell’Ospedale Nazionale degli Invalidi e nell’Ospedale Principale di Parigi; fu, poi, insignito della decorazione di Cavaliere della Legione d’Onore e, in Inghilterra, gli fu conferita dalla Corte Inglese la preziosa onorificenza dell’Ordine di S. Michele e venne raffigurato in un dipinto conservato nella National Gallery a Londra. Trattasi, quindi, di una figura assolutamente degna della massima considerazione, di rispetto e ammirazione da parte di tutti i lucani e, in particolare modo dal popolo ruotese che ha avuto l’onore di ospitarlo per tutto il periodo della sua fanciullezza”. Al fine, quindi, di far conoscere questo personaggio e l’opera del Dott.Salinardi, a noi gentilmente offerta dal figlio Ernesto”, l’associazione offrirà gratuitamente, “a quanti lo richiederanno, una copia del documento originale, arricchito con vedute e scorci del paese risalenti alla fine dell’Ottocento-inizi Novecento”.