Milano, asta aperta per 5 spazi commerciali

tram milanoIl Comune ha aperto un nuovo bando per assegnare spazi commerciali in diverse zone della città. Si tratta di 5 unità immobiliari, per un totale di 860 metri quadri, localizzate in via Albertolli (Zona 8, mq 466), via Bergamini (Zona 1, mq 60), via Borsieri (Zona 9, mq 221), viale Lombardia (Zona 3, mq 50), via Ortica (Zona 3, mq 61).

Tutti gli spazi avranno destinazione commerciale o ad uso uffici, ad eccezione, come per tutti gli altri bandi, delle attività di sexy shop, money transfer, phone center, sala giochi, centro massaggi, take away e kebaberie, agenzia di scommesse.

Nel bando anche 7 box in via Mincio (Zona 4) con metrature variabili dai 14 ai 26 metri quadrati. Tutte le domande potranno essere presentate fino al 26 febbraio (entro le ore 12) e il giorno dopo verranno aperte le buste in seduta pubblica.

“Gli spazi del Comune – spiega l’assessore alla Casa e Demanio Daniela Benelli – rappresentano un’opportunità importante per creare o rilanciare attività commerciali. I nostri canoni sono spesso più sostenibili rispetto a quelli del mercato privato e questo favorisce, soprattutto nelle periferie, la rinascita del negozio di vicinato e di quartiere. Inoltre, quando una gara con destinazione commerciale va deserta per due volte, destiniamo quello spazio alle associazioni, sempre attraverso il meccanismo dell’asta pubblica e con assegnazioni gratuite. Il nostro obiettivo è che ci siano sempre meno spazi vuoti in città: vogliamo che i locali del Comune siano considerati un bene strumentale per realizzare un progetto per tutti, piuttosto che luoghi chiusi al pubblico”.

Sono circa 70 le nuove attività commerciali che, negli ultimi 3 anni, hanno già aperto i battenti nei locali di proprietà del Comune o stanno per farlo. È questo l’esito dei 22 bandi che l’Amministrazione ha aperto tra il 2012 e il 2014 per assegnare spazi vuoti e disponibili.

Le unità assegnate si trovano in tutte le Zone della città e ospitano le tipologie commerciali più diverse: per la gran parte si tratta di attività alimentari (bar e ristoranti), ma ci sono anche laboratori artigianali, sartoria, ferramenta, parrucchiera, agenzia immobiliare. Diverse anche le sedi di uffici. Senza dimenticare le 5 librerie aperte grazie alla riduzione del canone di locazione del 40% voluta da questa Giunta per sostenere il settore.