San Costantino Albanese, allestita mostra pittore Schillizzi

E’ stata allestita nei locali di della Casa Parco di San Costantino Albanese una mostra di quadri del pittore Enzo Schillizzi. “L’esposizione – si legge in una nota a firma del sindaco Rosamaria Busicchio – è finalizzata a far conoscere ai visitatori la straordinaria arte del pittore locale. L’artista, nato a S. Costantino Albanese (Potenza) nel 1955, ha trascorso quasi tutta la sua vita in questo piccolo paese arbëresh in Basilicata. Nella sua ricerca espressiva, Enzo Schillizzi ha saputo rappresentare in maniera autentica il luogo dove si è trovato a vivere. Gran parte della sua produzione artistica prende spunto dalla cultura e dalla storia locale, in particolare da elementi e simboli della tradizione e del folklore arbëresh. Nelle sue opere infatti sono numerosi i riferimenti al mondo arbëresh, a S. Costantino e ai suoi riti, con una predilezione particolare per Nusazit, i pupazzi pirotecnici della festa patronale. Vanno poi menzionate situazioni e figure della Basilicata, come i briganti del periodo postunitario, fortemente legati all’immaginario locale, oppure le scene quotidiane del mondo rurale. Tra i soggetti che l’artista amava dipingere vanno menzionate anche le riletture di importanti opere di pittori del passato, da Velasquez a Picasso. Sull’attività artistica di Enzo Schillizzi, dopo la sua prematura scomparsa, avvenuta nel luglio 2009, è stata promossa una ricerca, su iniziativa del Comune di S. Costantino Albanese, finalizzata alla documentazione dell’insieme della sua attività creativa; essa ha portato anche alla realizzazione di un primo catalogo della sua produzione, pubblicato dalle Edizioni Squilibri. Questa ricerca, realizzata da Nicola Scaldaferri e Lorenzo Ferrarini, rientra nel quadro di una più ampia collaborazione del Leav con il comune di San Costantino Albanese, tra i più attivi e significativi dei paesi arbëresh dell’Italia meridionale, finalizzata alla documentazione e valorizzazione di diversi aspetti del patrimonio culturale locale; essa si colloca inoltre nell’esplorazione dei confini tra creazione artistica e ricerca etnografica che costituisce uno dei filoni di indagine del Leav. La ricerca è stata possibile grazie all’aiuto dei familiari e degli amici del pittore, che hanno consentito di individuare e rintracciare molti quadri, e alla disponibilità dei proprietari delle opere a farle fotografare. L’indagine ha portato a un primo censimento, se pur parziale, della sua produzione; pur essendo dispersa in vari luoghi, un nucleo significativo si trova oggi a S. Costantino, in case private e in luoghi e locali pubblici. La scelta dei suoi lavori qui presentata costituisce il primo passo di un work in progress verso la ricostruzione e documentazione critica dell’attività artistica di Enzo Schillizzi, di cui manca ancora al momento una stima precisa”.