Legambiente, proposta di legge regionale su ecotassa

“Chi inquina paga” è il principio cardine della normativa ambientale comunitaria che deve valere non solo per il sistema di tariffazione puntuale per i cittadini e le aziende che producono rifiuti, ma anche per quei Comuni che ancora oggi non sono riusciti a mettere in pratica politiche efficienti per la raccolta differenziata e il riciclaggio. La decisione – spiega Legambiente Basilicata in una nota inviata dal presidente Marco De Blasi ai presidenti di Regione e Consiglio regionale – spetta alle Regioni che sullo smaltimento in discarica possono utilizzare la leva economica per aumentare i costi utilizzando quanto previsto dalla legge sull’ecotassa del 1995. Come? Rimodulando l’attuale ecotassa, facendo pagare i Comuni in base al superamento degli obiettivi di legge sulla differenziata finalizzata al riciclaggio e premiando le amministrazioni più virtuose.

In Basilicata l’ecotassa prevede un importo di 7 €/t per i rifiuti trattati e non è prevista una norma regionale che moduli il tributo speciale per lo smaltimento in discarica in base a un criterio di premialità/penalità, basato ad esempio sul raggiungimento degli obiettivi di legge sulla percentuale di raccolta differenziata finalizzata al riciclaggio o sul quantitativo annuo pro-capite di rifiuti indifferenziati avviato a smaltimento. L’alto costo di conferimento in discarica e la modulazione dell’ecotassa possono contribuire a disincentivare l’utilizzo delle discariche e favorire le raccolte differenziate.

In Basilicata però – prosegue Legambiente – nonostante gli importi per lo smaltimento in discarica siano tra i più alti in Italia, le percentuali di rifiuti avviati alla raccolta differenziata e al riciclaggio sono ancora molto basse a causa proprio della mancanza di volontà politica nel praticare alternative gestionali all’interramento di rifiuti.

Per questo motivo Legambiente Basilicata, nel corso della manifestazione “Comuni Ricicloni 2014” tenutasi a Potenza nei giorni scorsi ha lanciato una proposta, fatta propria in quella sede dall’Unione dei Comuni Alto Bradano (il consorzio che ha avviato, nel corso del 2011, il primo progetto di raccolta differenziata territoriale in Basilicata portando i Comuni di Acerenza, Banzi, Cancellara, Forenza, Genzano di Lucania, Montemilone, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, San Chirico Nuovo e Tolve al raggiungimento di percentuali di raccolta differenziata superiori al 60%) per introdurre nella prossima legge finanziaria regionale una rimodulazione dell’ecotassa per premiare chi ha già ottimi risultati in termini di raccolta differenziata e stimolare i Comuni meno virtuosi ad adottare il porta a porta per godere della tassazione di favore.

Legambiente propone che nella finanziaria sia inserita la seguente norma:

A partire dal 1 gennaio 2015 il tributo speciale per il conferimento dei rifiuti in discarica è pari a 25 euro per tonnellata. Tale valore è modulato in funzione della quota di superamento del livello di raccolta differenziata minimo previsto dalla legge secondo il seguente criterio di proporzionalità:

• Raccolta differenziata tra il 55% e il 65%: riduzione del tributo del 70%

• Raccolta differenziata tra il 65% e il 75%: riduzione del tributo dell’80%

• Raccolta differenziata superiore al 75%: riduzione del tributo del 90%

Riteniamo – conclude il comunicato dell’associaizone ambientalista – che sia questa una maniera efficace per premiare i Comuni virtuosi che in questi ultimi anni, rispettando il dettato della legge, hanno raggiunto lusinghieri risultati in termini di gestione dei rifiuti e per stimolare, puntando anche sul fattore economico, i Comuni che si attardano ad attivare un moderno sistema di gestione dei rifiuti basati sul recupero dei materiali che riduce in maniera drastica il ricorso all’uso della discarica.