Provincia, dimensionamento scolastico e proteste dipendenti

La seduta di oggi del Consiglio Provinciale di Potenza è stata segnata dal presidio dei lavoratori dipendenti dell’Ente, che come in tutta Italia, hanno simbolicamente occupato le sedi delle Province per segnare il netto dissenso dalle decisioni annunciate dal Governo sul futuro dell’Ente e della propria prospettiva occupazionale. Un dissenso di cui si è fatto portavoce anche il Presidente della Provincia Nicola Valluzzi che ha ricordato come il taglio di un miliardo di Euro, vanifichi l’idea e la legge di Riforma degli Enti di area vasta facendone ricadere le conseguenze tanto sui dipendenti quanto sui servizi che la Provincia deve comunque continuare ad erogare a cittadini ed imprese. “Uno scempio istituzionale ed un cattivo esempio di riforma della Pubblica Amministrazione”, hanno poi ricordato i delegati sindacali Elisabetta Pennacchia (Cisl) e Roberta Laurino (Cgil) intervenuti insieme ad un folta delegazione di dipendenti provinciali. In discussione nell’assemblea provinciale, la proposta del Piano di Dimensionamento scolastico Provinciale per il triennio 2015/2018. “Un lavoro coerente con le previsioni di legge e con le linee guida regionali, attento alle esigenze dei territori – ha ricordato Valluzzi nella sua relazione – che ha puntato a garantire, per quanto è stato possibile, un numero diffuso di istituzioni scolastiche autonome accompagnando il processo di organizzazione della rete scolastica provinciale con un graduale e progressivo dimensionamento che, nel prossimo triennio dovrà continuare a fare i conti con una significativa ed inarrestabile riduzione della popolazione scolastica”. Nella proposta approvata si prevede di ridurre le vigenti 95 istituzioni Scolastiche autonome ad 84 già a partire dal prossimo anno; degli attuali 26 istituti sottodimensionati, ne rimarrebbero soltanto 4 nel 2015/16, che scompariranno totalmente già a partire dall’anno scolastico 2016/17. Gli Istituti Comprensivi, passano da 58 a 50. Gli Istituti Omnicomprensivi, passano invece da 4 a 3. Viene istituito il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) della provincia, con sede a Potenza in via Di Giura negli ampi locali attigui all’ufficio scolastico provinciale. Gli Istituti d’istruzione secondaria Superiore, passano da 33 a 31. Infine, l’unico nuovo indirizzo assegnato, cosi come richiesto dalla linee guida regionali, è quello sportivo. La proposta individua il Liceo Scientifico Statale interno al Convitto Nazionale “Salvator Rosa” di Potenza. Nascerà cosi l’unico Liceo ad indirizzo sportivo del territorio al quale potranno iscriversi gli studenti dell’intera provincia con la possibilità per i ragazzi fuori sede, anche provenienti dalle comunità più distanti, di frequentare una scuola in grado di garantire alloggio, vitto e partecipazione alle ulteriori ed eventuali attività didattiche pomeridiane. Al dibattito che ha preceduto il voto all’unanimità e che ha di fatto rappresentato le esigenze dei singoli territori, hanno preso parte Giovanni Vita, Angelo Summa, Angela Latorraca, Raffaella Piarulli e Michele Mastromartino del Pd, Amedeo Cicala del Centro Sinistra, Daniele Giorgio di Ioia e Donato Ramunno del Centrodestra. In precedenza il Consiglio Provinciale di Potenza, ascoltate le relazioni del Presidente dell’Apof-Il, Pasquale Salerno e del suo direttore Romaniello, aveva approvato all’unanimità il Bilancio di previsione dell’anno 2014 ed il pluriennale 2014-16, per i quali la spesa prevista è intorno ai 9 milioni di euro, tra spese e servizi erogati. Sempre all’unanimità, l’Assemblea dell’Ente ha poi approvato la proposta di adesione formale alla Fondazione Matera-Basilicata 2019. In conclusione dei lavori, su proposta del Consigliere Cicala e dei consiglieri Latorraca, Macchia e Vita è stato poi approvato un odg con il quale si impegna la Provincia a coinvolgere la Regione, la Vibac e le rappresentanze dei lavoratori, ad assumere iniziative al fine di tutelare e salvaguardare i 184 occupati e l’economia dell’indotto, messi a rischio dagli annunci per nulla rassicuranti dell’azienda.