Regali a Natale, mini-crescita della spesa

La prosecuzione della crisi e le “tasse natalizie” renderanno prudenti i consumatori lucani per le feste in linea con la tendenza generale. E’ quanto emerge dal consueto sondaggio Confesercenti SWG sul Natale. Complessivamente, il 29% delle persone intervistate ha dichiarato di attendersi un Natale “peggiore” di quello del 2013; il 48% – il 2% in più dello scorso anno – ritiene che sarà “uguale”, mentre il 23% scorge miglioramenti in arrivo. Le famiglie non rinunceranno alla tradizione magica del Natale ed ai regali da scartare: quest’anno, sotto gli alberi addobbati da luci e decorazioni, verranno scartati doni per 7 miliardi di euro, con una leggera crescita della spesa di 270 milioni rispetto al 2013. Circa il 14% degli intervistati del sondaggio afferma di voler spendere di più per i regali rispetto alle festività dello scorso anno, mentre il 31% opta per una spesa in linea con il 2013 ed il 55% sceglie invece, per quest’anno, di spendere meno. Tra i consumatori permane, quindi, un atteggiamento di grande prudenza e quest’anno la convenienza sarà la parola d’ordine per destreggiarsi tra le vie dello shopping natalizio: il 71% del campione risponde, infatti, che si potrà permettere regali convenienti per festeggiare, mentre solo il 16% preferirà regali di qualità per i propri cari ed, infine, un 13% ammette che non potrà permettersi nessun regalo. Per i più piccoli si tenderà, però, ad orientare la scelta verso regali utili, come evidenzia la scelta del 43% del campione, ma un 31% non rinuncia alla tradizione dei giochi di una volta ed, infine, un 12% che opterà per sorprese tecnologiche. La ponderazione negli acquisti mostra una scelta di limitare le spese per i doni di parenti (il 18% contro il 16% del 2013) ed amici (il 18% rispetto al 14% dello scorso anno) ma gli italiani saranno meno severi con il partner (il 9% come lo scorso anno), i bambini (solo il 5%) ed i pranzi e le cene delle feste natalizie (il 9%). “Dalla Convention Confesercenti 2014, l’evento che costituisce il principale momento e comunicazione interno della Confederazione – commenta Prospero Cassino, presidente Confesercenti Potenza – emerge la delicatezza della prospettiva che si troveranno ad affrontare nei prossimi mesi/anni i corpi intermedi in generale. Confesercenti continuerà a svolgere il suo ruolo di rappresentanza e a valutare i provvedimenti del Governo. Ma se è vero che il principio economico di fondo è cambiato o sta cambiando significativamente, esiste il rischio concreto che i provvedimenti del Governo non siano comunque in grado di invertire il ciclo economico. Questo vale particolarmente per le piccole imprese, per il lavoro autonomo, per le partite iva che costituiscono la base essenziale dei nostri associati, ai quali dovremmo essere capaci di offrire risposte in sintonia con le profonde trasformazioni del quadro politico ed economico. Sono anni ormai che come confederazione che rappresenta le imprese siamo in corsa per stare al passo con i mutamenti politici, economici e sociali, e per fronteggiare una crisi economica pesante, lunga, drammatica”.