Cisl, mobilitazione per politiche economiche e sociali governo

Inizia oggi un’intensa tre giorni no-stop di mobilitazione sindacale dei quadri, dirigenti, delegati e iscritti della Cisl che ha come obiettivo cambiare la politica economica e sociale del governo. Sono previste tre manifestazioni: la prima, oggi, alla stazione Leopolda di Firenze (la stessa delle kermesse renziane) per le regioni del Centro; la seconda, domani, al Palapartenope di Napoli per le regioni del Sud; la terza, giovedì, a Sesto San Giovanni (MI), nell’area Carroponte per le regioni del Nord. La Cisl lucana sarà presente in forze alla manifestazione di Napoli con una folta delegazione che raggiungerà il capoluogo campano con una decina di pullman. Nei giorni scorsi la Cisl lucana ha inviato ai parlamentari eletti in Basilicata una lettera per invitarli a sostenere le proposte di modifica alla legge di stabilità e alla riforma del mercato del lavoro. La Cisl rivendica con forza la scelta di non aderire allo sciopero generale proclamato dalla Cgil e sposato dalla Uil. “Ha senso – si chiede il segretario della Cisl Basilicata, Nino Falotico – fermare le aziende proprio nel momento in cui dovrebbe essere massimo lo sforzo per uscire dal tunnel della recessione economica e chiedere ai lavoratori di rinunciare a una giornata di salario? Oggi il compito di un sindacato responsabile è cercare la via del dialogo per migliorare le proposte del governo in sede parlamentare, così come sta già avvenendo, sia sulla legge di stabilità, sia sul Jobs Act, dove si sono registrati punti di avanzamento incoraggianti”. “Sarebbe paradossale – continua Falotico – fare uno sciopero generale contro gli incentivi per le assunzioni dei giovani; contro la riduzione del cuneo fiscale; contro il contratto di lavoro a tutele progressive e il superamento della precarietà che tiene in ostaggio un’intera generazione di giovani. Lì dove, invece, lo spazio del dialogo si è esaurito per volontà del governo, come sul rinnovo dei contratti nazionali del lavoro pubblico, la scelta dello sciopero fatta dalla Cisl è stata una logica e coerente conseguenza di un approccio pragmatico ai problemi”. Il segretario della Cisl ci tiene però a isolare il lavoro unitario che Cgil Cisl Uil stanno facendo in Basilicata dalle polemiche sullo sciopero generale. “Con l’assemblea dello scorso 1° ottobre al centro sociale Malvaccaro – sottolinea il leader della Cisl – il sindacato confederale ha rilanciato con forza e determinazione l’iniziativa unitaria per incalzare la giunta Pittella sulle principali emergenze economiche e sociali della regione, partendo dalle proposte contenute nel piano del lavoro di Cgil Cisl Uil. In particolare si sta lavorando con buona lena sul reddito di inserimento e reinserimento per dare una risposta concreta e tempestiva alle migliaia di espulsi dai cicli produttivi che hanno perso il diritto agli ammortizzatori sociali a seguito dei deleteri effetti del decreto Poletti. Altri interventi sono in cantiere per rispondere ai bisogni delle fasce sociali più deboli in condizione o a rischio povertà”.