Autostrada del Brennero, pacchetto di proposte contro l’inquinamento

Lo scorso marzo, su proposta dell’assessore Theiner, la Giunta provinciale ha approvato un pacchetto di proposte per la riduzione dell’inquinamento atmosferico lungo l’Autostrada del Brennero. Fra queste vi è anche l’idea di inserire un limite di velocità dinamico che entra in vigore solo in caso di superamento dei valori di soglia dell’aria.

Secondo l’assessore Richard Theiner, l’obiettivo per quanto riguarda la A22 deve essere quello di “introdurre dei limiti di velocità più rigidi solo in caso di superamento dei valori di soglia per quanto riguarda l’inquinamento ambientale”. Lungo questa direttrice si muove anche una delle misure del pacchetto di proposte approvato lo scorso mese di marzo dalla Giunta provinciale e inviato al Ministero dell’ambiente. Sul tema, infatti, le competenze sono di carattere statale, e l’Italia rischia di incorrere in una procedura di infrazione se non rispetterà le direttive dell’Unione Europea.

“L’idea di base è quella di un limite di velocità dinamico – prosegue Theiner – in grado di adattarsi a caratteristiche ed esigenze del territorio, mettendo sempre e comunque al primo posto la tutela della salute dei cittadini”. A tal proposito, il tratto trentino e altoatesino dell’asse del Brennero fa parte anche di un progetto europeo per la creazione di un “Lower emission corridor” (LEC), ovvero un “corridoio” a bassa emissione di sostanze inquinanti.

L’iniziativa viene coordinata dalla società Autobrennero in collaborazione con le due province autonome, l’Università di Trento e la ditta Cisma, e punta proprio a creare un sistema in grado di modificare preventivamente, e in maniera dinamica, i limiti di velocità lungo la A22 a seconda delle esigenze. “Ci siamo appoggiati a un progetto simile già operativo in Tirolo – sottolinea il direttore dell’Ufficio aria e rumore Georg Pichler – cercando di adattarlo in maniera innovativa alla realtà locale con l’inserimento di parametri legati alle previsioni meteorologiche e ai flussi di traffico”. La prima area interessata dal progetto pilota sarà quella della Bassa Atesina.