Area P, Milano incontra la poesia

consiglio comunaleDomenica 16 novembre, alle ore 10.30, torna a Palazzo Marino la rassegna letteraria “Area P, Milano incontra la poesia”, promossa dal Comune. L’Aula consiliare si apre alla città per “La dimora del tempo sospeso”, una raccolta di poesie scritte da persone con HIV/AIDS. L’appuntamento vedrà anche la partecipazione straordinaria dell’Orchestra Golfo Mistico, che accompagnerà la lettura con brani musicali. Si tratta della prima di una serie di iniziative in vista della Giornata Mondiale contro l’AIDS del 1 dicembre.

L’ingresso in Aula consiliare è gratuito fino a esaurimento posti.

“Area P è un’opportunità straordinaria per aprire il Comune ai cittadini, far loro ascoltare i versi di autori italiani e internazionali e condividere gratuitamente il bene universale della cultura – ha detto il Presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo -. Questa rassegna di letture, entrata ormai nel cuore dei milanesi, fa risuonare ad ogni appuntamento in modo vivo e sempre attuale il profondo valore artistico di queste opere, facendole giungere direttamente al cuore del pubblico”.

“Area P porta i versi di grandi artisti direttamente nel cuore della città e, in questa occasione, dedica una particolare attenzione a un tema delicato, che riguarda la sofferenza e l’esperienza di vita delle persone. Le parole e le voci di questi versi sono il modo più diretto per testimoniare questo vissuto”, ha detto l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno.

L’iniziativa è promossa dalla Presidenza del Consiglio comunale e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Milano: poeti, editori e attori dedicano un’ora alla poesia, una domenica al mese, leggendo componimenti in versi, interpretando un autore o una scelta di brani.

Sorte alla fine degli anni ’80 per rispondere in modo integrato, sanitario e sociale ai bisogni delle persone con HIV/AIDS, le Case Alloggio sono state pensate e volute come ambienti dove forte è il contatto tra operatori e ospiti nella condivisione della quotidianità. Dopo il “tempo breve” dei primi anni caratterizzato da una altissima mortalità, dopo il futuro aperto dalle terapie, gli ospiti e gli operatori delle Case sembrano oggi entrati in un “tempo sospeso”, dove si fatica a intravedere un futuro possibile e a trovare significati con una malattia che non estingue la speranza, ma si configura sempre più come cronica presenza, minaccia latente, desolante e impietosa in un contesto dove ancora serpeggia e si fa presente lo stigma nei confronti di chi vive con l’HIV.

Ma il tempo sospeso non è tempo vuoto. E’ tempo di difficile gestione e di difficile comprensione. Sospeso tra deboli speranze e forti minacce. Un tempo in cui emergono domande inespresse sulla vita e sulla morte entro una percezione di sé e del mondo che non collima con il sentire comune e a cui il sentire comune fatica a rispondere o preferisce ignorare.

La poesia è un canale in cui possono passare emozioni, sentimenti, pezzi di vita preziosi e soprattutto quel che non sappiamo di sapere. È occasione per creare bellezza, di riaccendere la bellezza. Un blog di poesia ha per titolo “La dimora del tempo sospeso”, titolo provocante per la realtà delle Case che è stato preso a prestito per un progetto che il Coordinamento Regionale delle Case Alloggio per persone con HIV/AIDS della Lombardia (C.R.C.A. Lombardia) ha realizzato, con il contributo della Regione Lombardia, Bando per le associazioni di promozione sociale 2012/2013, e con il sostegno di Caritas Ambrosiana, Caritas Bergamasca, Caritas Cremonese, Anlaids Lombardia, Gruppo Pro-positivo Beta2 e Lila Milano Onlus.

Ospiti, volontari e operatori sono stati coinvolti in laboratori di espressione poetica e di psicodrammatica, condotti da Livia Chandra Candiani e Mario Valzania, da cui sono emersi frammenti, scintille in cui si parla di sé, delle proprie difficoltà, sofferenze, speranze e desideri. L’espressione poetica ha permesso di portare alla luce e esternare pensieri ed emozioni mai espressi a parole. Voci che si vuol far risuonare anche fuori dalle mura delle Case e dal circuito degli “addetti ai lavori”.

L’Orchestra multietnica Golfo Mistico ha visto la luce nel 2011. È nata presso la scuola media Quintino di Vona con l’obiettivo di realizzare un livello più alto di integrazione multiculturale e di valorizzare le attitudini musicali di molti ragazzi, stranieri e non, che la frequentano. La musica come linguaggio universale, di coesione e di emancipazione. Il repertorio è fatto sia di brani di carattere etnico che di improvvisazioni ritmiche di vario tipo.