Pensionati lucani alla manifestazione di Palermo

Da Palermo alla manifestazione dei pensionati del Sud i pensionati lucani hanno rilanciato l’hashtag #NonStiamoSereni che è lo slogan che caratterizza l’iniziativa, avviata da qualche tempo, dell’invio di cartoline al Premier Renzi per esprimere la totale insoddisfazione. Alla manifestazione nel capoluogo siciliano, presente una delegazione lucana dei sindacati di categoria Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uil-Pensionati, dal palco del Teatro Politeama ha parlato il segretario regionale Uil Pensionati Vincenzo Tortorelli. «I pensionati – ha detto – sono il vero ammortizzatore sociale delle famiglie italiane e se la crisi ha raddoppiato il numero dei poveri in Italia è soprattutto la situazione di vita dei pensionati in Basilicata quella maggiormente segnata dall’emergenza povertà: il 28,59% dei lucani (contribuenti o meno) sopravvive con 419 euro al mese, molto meno della metà della soglia di povertà assoluta di una famiglia di quattro persone. Di qui le proposte: una legge per la rivalutazione delle pensioni per frenare una discesa verso la povertà dei pensionati che non ha fine; una legge per la non autosufficienza, visto che la crisi sta sempre di più mettendo in difficoltà le famiglie che hanno in casa una persona non autosufficiente; l’adeguamento dei servizi di assistenza sanitaria riducendo il peso dei ticket che scoraggiano prima di tutto gli anziani a curarsi. “In questi anni – ha affermato Tortorelli – sono aumentate le diseguaglianze, si è ristretto il perimetro dei diritti e l’emarginazione sociale ha esteso la propria platea di ultimi, deboli e meno fortunati. “Oggi sono i nonni che riescono a far studiare i nipoti, una situazione – ha continuato – che non può più reggere. Per questo abbiamo indicato la strada per uscire dalla crisi economica. Secondo noi l’unico modo per far uscire il Paese dalla crisi è aumentare il potere d’acquisto di salari e pensioni. Se non si interverrà su questo, resteremo in recessione perlomeno fino al 2016, per poi raggiungere il pareggio di bilancio e ritrovarci un’Italia sempre più povera, tornata ai livelli degli anni ’80. E non dimentichiamo che il governo aveva promesso di estendere il bonus Irpef da 80 euro anche ai pensionati, ma su questo adesso tace e in questo caso purtroppo chi tace non acconsente”.