4 Novembre, anniversario della Vittoria

Il 96° anniversario della Vittoria, con la Festa dell’unità nazionale e la Giornata delle forze armate, verrà ricordato a Vicenza domenica 2, martedì 4 e domenica 9 novembre. La celebrazione si colloca nell’ambito del Percorso della memoria 2012-2015 “Vicenza, trincea della grande guerra”, durante il quale vengono coinvolti, uno all’anno, i quattro sacrari della provincia di Vicenza. Il fitto programma di eventi, che l’amministrazione comunale propone in collaborazione con il CoESPU (Centro di eccellenza per le Stability Police Units dei Carabinieri), avrà inizio domenica 2 novembre alle 10 nella chiesa del cimitero maggiore in viale Trieste, con la messa in suffragio dei caduti promossa dall’Associazione nazionale famiglie Caduti e dispersi in guerra, celebrata da Sua Eccellenza Monsignor Agostino Marchetto, arcivescovo.

Martedì 4 novembre le celebrazioni proseguiranno a Vicenza, dove alle 10.15, al Tempio di S. Lorenzo, verrà celebrata la messa in suffragio dei Caduti, cui seguirà, alle 11, il trasferimento in piazza dei Signori per l’ingresso dei labari e dei gonfaloni non decorati, gli onori alla bandiera del Comune di Vicenza decorata con due medaglie d’oro al valor militare, l’ingresso della massima autorità, la lettura della motivazione della medaglia d’oro concessa al milite ignoto, gli onori ai Caduti, la lettura dei messaggi ufficiali e le testimonianze dei ragazzi delle scuole, gli interventi delle autorità e gli onori finali. Domenica 9 novembre le celebrazioni si sposteranno ad Asiago: il ritrovo dei partecipanti con le autorità e le associazioni combattentistiche e d’arma e la bandiera di Vicenza decorata con due medaglie d’oro al valor militare è fissato per le 10 nel piazzale degli Eroi. Il corteo, a partire dalle 10.15, si raggiungerà il sacrario militare del Leiten dove alle 11.30 sarà celebrata la Santa Messa; alle 11.15 sono in programma la deposizione della corona d’alloro della Città di Vicenza al monumento ai Caduti nella Grande Guerra, gli interventi del sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern e del sindaco di Vicenza Achille Variati. Anche il gruppo alpini di Anconetta, la sezione di Ospedaletto dell’Associazione combattenti e reduci – Federazione provinciale di Vicenza e l’unione delle Associazioni di Campedello celebrano il 4 Novembre in collaborazione con l’assessorato alla partecipazione del Comune di Vicenza. Ad Anconetta le celebrazioni si terranno domenica 2 novembre. Alle 9.30 è previsto l’alzabandiera al monumento di via Ragazzi del ’99 all’ingresso del Cimitero Maggiore cui seguirà il proseguimento delle commemorazioni ad Anconetta con l’alzabandiera alle 10.20, la Santa Messa alle 10.30. Al termine verranno deposte le corone d’alloro ai monumenti degli Alpini e ai Caduti con gli interventi delle autorità. Seguirà un rinfresco nella sede degli alpini di via Mainardi Ad Ospedaletto domenica 9 novembre il ritrovo è fissato alle 10.15 al ”Parco della Pace” (capolinea bus numero 5), cui seguirà alle 10.30 la celebrazione della messa accompagnata dal locale coro C.A.M. Al termine, la cerimonia si sposterà al monumento ai caduti per la deposizione della corona d’alloro con il saluto della autorità. A Campedello domenica 2 novembre alle 8.30 è previsto il ritrovo nella sede dell’Unione delle associazioni di Campedello, in via Ischia, da dove partirà il pellegrinaggio per ricordare i Caduti militari e civili con la deposizione delle corone d’alloro ai monumenti ai Caduti di Debba, Longara, Tormeno, villa Guiccioli e Campedello. Alle 11.30 è prevista la Santa Messa nella chiesa parrocchiale di Campedello. Seguirà la commemorazione davanti alla stele del cavalier Milani. Il 5 novembre la celebrazione coinvolgerà il Gruppo di Alpini di Campedello in collaborazione con la scuola Media Scamozzi di Santa Croce Bigolina. Alle 9 gli studenti renderanno omaggio al monumento ai Caduti di Longara. Alle 10 nell’aula magna l’alpino Vittorio Lanulfi, reduce di Russia, e il giornalista Paolo Rolli incontreranno gli studenti trattando il tema “Le guerre mondiali del XX secolo e quelle odierne”.