Sicuri che un pavimento non possa essere un soffitto? Escher al Chiostro del Bramante

La mostra “Escher”, dal 20 settembre al 22 febbraio 2015 al Chiostro del Bramante, intende sottolineare la capacità di questo grande artista di analizzare la natura in un modo tutto particolare, facendo emergere la magia insita nella regolarità geometrica.

Con oltre 150 opere si apre una grande mostra antologica dedicata a Maurits Cornelis Escher (1898-1972), incisore e grafico olandese: all’interno del percorso espositivo il visitatore potrà confrontarsi con vere e proprie esperienze sensoriali e giocose, al fine di comprendere in prima persona le illusioni ottiche presenti nelle opere del maestro. L’artista infatti realizzò i suoi inganni visivi utilizzando gli effetti percettivi illustrati dalle Leggi della Gestalt, elaborate nel XX secolo in Germania. Sarà quindi anche possibile condividere la propria esperienza, scattando selfie e postandoli.

Inoltre si potranno scoprire, anche per mezzo di un touch screen installato su un suo diario, i tanti luoghi che lo ispirarono nei suoi viaggi in Italia; primo fra tutti, Roma. Escher infatti dimorò nel quartiere Monteverde della Capitale e il suo elegante appartamento è presente in tante opere, la più famosa delle quali è “Mano con sfera riflettente”, presente in mostra.

Ma la spinta verso il meraviglioso che caratterizza le sue creazioni è anche la conseguenza dell’amore e dell’ammirazione che Escher provava per tutte le bellezze del paesaggio italiano – dalla campagna senese al mare di Tropea – con dimensioni e prospettive profondamente diverse dall’orizzontalità del paesaggio olandese.

Un attrazione che l’artista riservò anche alla Spagna – a Cordova e all’Alhambra – dove un nuovo processo creativo fece riemergere la cultura art nouveau della sua formazione artistica.

La mostra, a cura di Marco Bussagli, è prodotta da Dart Chiostro del Bramante e Arthemisia Group con il patrocinio di Roma Capitale.