Sblocca Italia, non cedere a ricatto governo

“La Basilicata non può accettare il “ricatto” del Governo sulle royalties del petrolio e il Patto di Stabilità”. Per Enzo Acito, presidente di Confapi Matera, “quello che trapela dalle indiscrezioni sul decreto Sblocca Italia è un trucco messo a punto dal Governo Renzi che disattende le promesse fatte, delude le aspettative dei lucani ma, soprattutto, umilia la Basilicata con un “ricatto” degno della peggiore politica”. Per il presidente di Confapi Matera “il Governo vorrebbe barattare lo sviluppo della Regione con un consistente aumento delle estrazioni petrolifere. Ma qual è lo sviluppo ipotizzato da Renzi? Lo scempio di un territorio che ha deciso di perseguire una crescita ecosostenibile, con un equilibrio tra la piccola e media industria, il turismo, l’ambiente e la cultura? Perché questo significa la scelta lucana di non autorizzare nuove estrazioni petrolifere. L’allentamento dei vincoli del Patto di Stabilità però è necessario per non morire. Di qui il “ricatto” governativo alla Basilicata. Devono essere i lucani e le istituzioni lucane a decidere le linee strategiche di sviluppo, soprattutto alla vigilia della nuova programmazione 2014-2020, non il Governo Renzi che vuole trasformare il nostro territorio in una groviera. La proposta della Regione, quindi la legge regionale sulle royalties, va nella giusta direzione. Ma il Governo la ha abilmente vanificata. La soluzione – per Confapi Matera – resta lo sforamento tout court del Patto di Stabilità Interno. Sciogliere dai vincoli del Patto le royalties del petrolio avrebbe liberato notevoli risorse finanziarie che, pur essendo disponibili nelle casse della Regione, non possono essere spese per un meccanismo assurdo imposto dall’Unione Europea. Il Governo ha finto di trattare con la Basilicata e ha condizionato il placet alla richiesta lucana alle future e maggiori estrazioni. Qual è la strategia di Renzi per la Basilicata? Se le indiscrezioni fossero confermate, sarebbe la sottomissione totale in nome di un nuovo centralismo ottuso”. Acito rivolge un appello alla classe politica dirigente della Regione “affinché, nonostante l’affinità politica con il Governo renziano, dimostri quanto vale l’interessere del Territorio rispetto alla conservazione degli equilibri interni del partito di maggioranza e l’asservimento alle politiche del Governo”.