Il 18 settembre la Scozia vota per l’indipendenza, Cameron trema

Spira forte come non mai il vento indipendentista e nazionalista nel Regno Unito. In Scozia l’aria di indipendenza si respira sempre più forte e intensa tanto che il Premier britannico David Cameron ammette di sentirsi “teso”.

Il prossimo 18 settembre si terrà il referendum sulla secessione. I media scozzesi riferiscono che i sondaggi attribuiscono un 47% di consensi ai “sì”. Cameron è “teso” dal momento che “la questione è talmente importante…”.

Sul fronte anti-secessionista si schiera Paul McCartney che ha aderito alla campagna “Let’s stay together”.

Scozia

Indetto dal Governo scozzese in seguito ad un accordo tra il primo ministro scozzese Alex Salmond e il premier britannico David Cameron, esso porrà agli elettori il seguente quesito: “Dovrebbe la Scozia essere uno stato indipendente?”. Dopo non essere riuscito ad ottenere il supporto degli altri partiti per indire un referendum analogo durante la terza legislatura del Parlamento scozzese, lo Scottish National Party(che fa capo a Salmond dal 2004) sì è impegnato nel proseguire i negoziati dopo aver vinto le elezioni del 2011 e aver ottenuto la maggioranza assoluta in parlamento. Il 10 gennaio 2012 il governo scozzese ha annunciato l’intenzione di indire la consultazione nell’autunno del 2014; un accordo in tal senso è stato firmato il 15 ottobre 2012 da Cameron e Salmond, il quale ha fornito un quadro giuridico per il referendum, i cui temi principali saranno: la solidità economica della Scozia, le modalità di difesa, il mantenimento dei rapporti con il Regno Unito e l’adesione a organizzazioni internazionali, in particolare Unione Europea e NATO.