On. Pacenza (FI): il centrodestra calabrese unito e al suo interno rinnovato. All’interno del Pd un aspro confronto per designare il candidato a presidente

seduta consiglio regionaleIl caldo d’agosto di quest’anno riveste particolare interesse per i calabresi tutti e non soltanto a proposito delle vacanze (chi se le può permettere) da trascorrere al mare o in montagna. L’annunciata data delle prossime elezioni regionali, 12 ottobre 2014, ha aperto ufficialmente la campagna elettorale. I vari schieramenti politici, attraverso i loro rappresentanti più autorevoli, rispondono ad ogni annuncio che arriva dall’altro versante contestando le dichiarazioni. Trattasi di sanità, trasporti, disoccupazione, sicurezza, la colpa è sempre della parte avversa. Intanto i cittadini continuano a vivere il disagio quotidiano della mancanza di servizi e lavoro. Ultima aggressione in ordine di tempo tra le coalizioni, la data delle prossime elezioni regionali e la designazione dei rispettivi candidati a Presidente. “Un vecchio adagio dice che si attacca per non essere attaccati: bene, ritengo che i colleghi dell’opposizione stiano facendo proprio questo per nascondere agli occhi dei calabresi i grossi problemi d’unità riscontrati al loro interno sul nome del candidato a presidente”. Così il presidente della III commissione sanità Salvatore Pacenza in merito alla querelle scatenatasi attorno alla data delle prossime elezioni regionali. “Dal Pd – commenta l’on. Pacenza – provengono quotidianamente attacchi e accuse su temi che hanno ormai esaurito il loro naturale decorso. La vicepresidente Stasi, infatti, ha emanato il decreto col quale si fissa la data delle elezioni al prossimo 12 ottobre. In questo senso, è giunto anche il via libera da parte del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Questo prolungarsi della querelle sull’argomento sembra ormai cosa sterile, ma forse utile a tenere in secondo piano l’aspro confronto che sta avvenendo all’interno del Pd per designare il proprio candidato a presidente. A noi poco importa di questo, ma ci preme far chiarezza nei confronti degli elettori calabresi che, con sistematica insistenza, vengono bombardati da dichiarazioni pubbliche pretestuose e fuorvianti. A loro diciamo che, nonostante le recenti vicende, il centrodestra calabrese è unito e al suo interno rinnovato. La coalizione moderata sta stringendosi infatti attorno al nome di quel candidato ideale in grado di dialogare con le tante anime presenti all’interno della coalizione e che, soprattutto, sappia scendere a contatto fra la gente per farsi carico dei loro problemi. La strategia comunicativa adottata dai colleghi del Pd, per tanto, si sta rivelando improduttiva perché utile solo a mettere in luce tutte le crepe ancora presenti all’interno del versante democratico calabrese. È notorio che, nonostante l’adesione di facciata all’area cosiddetta Renzi, essa conserva al suo interno tutte le lacerazioni che, già col governo Loiero, erano affiorate, tenendo a freno lo sviluppo della Calabria. Ai cittadini di questa regione diciamo di contro che il centrodestra calabrese è pronto per le elezioni del 12 ottobre e sarà ancora una volta l’alternativa più credibile. A questa coalizione serve un altro mandato per portare a compimento lo straordinario lavoro di normalizzazione maturato nel corso di questa Legislatura. Siamo sicuri – conclude Pacenza – che i calabresi sapranno comprendere tutto ciò e non si lasceranno abbindolare da eventuali ed ulteriori proclami pubblici dell’opposizione”. A questo punto la domanda nasce spontanea, direbbe il noto giornalista Antonio Lubrano, occorre un’altra legislatura per rimettere a posto quanto è stato tolto ai calabresi in fatto di trasporti, sanità, lavoro, oppure per continuare ad eliminare, in modo particolare nel territorio crotonese, quel poco rimasto? Sarebbe il caso che si facesse, nel corso della prossima campagna elettorale, un vero dibattito fra tutte le forze politiche presenti in Regione ed i rappresentanti dei cittadini di ciò che è stato fatto nel corso dell’attuale legislatura.