Acerenza, giochi medievali e corteo storico 11 e 12 agosto

La rievocazione storica “Dai Longobardi ai Normanni, storia di una Cattedrale”, giunta alla XXIV edizione e organizzata dalla Proloco di Acerenza, come ogni anno si conferma come uno degli appuntamenti più attesi nella zona del Vuture-Alto Bradano. 

“Il Corteo, che si svolgerà ad Acerenza, come di consueto il 12 agosto, a partire dalle ore 19 – fanno sapere dalla Proloco di Acerenza – è incentrato sugli eventi che intorno all’anno 1080 caratterizzarono la costruzione della Cattedrale nel passaggio dalla dominazione longobarda a quella normanna. La manifestazione ingloberà al suo interno la classica sfilata di abiti d’epoca medievale e le piazze verranno animate da tamburini, mangiafuoco, musici, commedianti e sbandieratori. L’intero centro storico si tramuta in un teatro a cielo aperto, il cui fulcro è la rappresentazione teatrale nella quale i protagonisti faranno rivivere le controversie e gli accordi che portarono all’edificazione di uno dei monumenti più conosciuti del sud Italia. Per le vie del borgo sarà possibile degustare piatti tipici del tempo, fare una sosta al mercato medievale, lasciarsi immortalare con gli abiti dell’epoca, celebrando la storia della maestosa Cattedrale”. 

“L’evento, divenuto ormai un must per tutti gli appassionati della storia medievale e della sua arte – spiegano ancora gli organizzatori – è preceduto nella serata dell’11 agosto da una vera e propria competizione basata su giochi dell’epoca tra le squadre delle quattro porte che anticamente permettevano l’entrata all’interno del centro storico acheruntino: Porta Maggiore, Porta Venosina, Porta Vetrana e Porta San Canio. Numerose sono le novità dell’edizione 2014, in particolare l’inserimento di nuovi personaggi, all’interno del testo teatrale, alcuni di essi mai citati nei copioni precedenti. Acerenza, quarto borgo più bello d’Italia (risultato dalla competizione messa in campo dal programma di Rai3 “Kilimangiaro”) si avvia quindi ad azionare la sua macchina del tempo e a trasportare i numerosi visitatori, turisti e cittadini anche solo per quarantotto ore nell’epoca degli Altavilla, di Arnaldo e delle corti normanne”.