Trento tra le dieci città più intelligenti al mondo

Essere riconosciuti come una delle dieci città più intelligenti al mondo vuol dire incrementare i propri punti di forza, sul piano della qualità della vita in primis, per accrescere il benessere della comunità e, nel contempo, essere modello su scala internazionale per tutte le altre realtà.

A tre giorni dall’importante riconoscimento di “IEEE Smart Cities Initiative” che pone il nostro capoluogo ai vertici internazionali tra le città più smart, l’Amministrazione comunale insieme all’Università di Trento, a Trento Rise e a IEEE Italy Section ha fatto il punto sulle opportunità e gli impegni che questo traguardo comporta. Tutti hanno sotteolineato in maniera univoca come la scelta di una città di piccole dimensioni come Trento sia stata resa possibile dal positivo sistema di sinergie territoriali, dall’attenzione alla tecnologia e dal ruolo partecipativo della comunità sviluppato negli anni.

“Questo riconoscimento non è un punto di arrivo, ma un impegnativo punto di partenza – ha detto l’assessore all’Ambiente Michelangelo Marchesi -. La nostra visione di smart city pone al centro la comunità, in un approccio inclusivo che ci spinge a pensare una città intelligente come un luogo più vivibile per tutti e parallelamente una città che pone al centro delle sue scelte la sostenibilità”. E il chair IEEE Italy Section, il professor Dario Petri, ha ribadito che “la città intellingente è e deve essere una città che risolve i problemi delle persone, una realtà che pone al centro delle sue scelte la comunità usando le tecnologie per promuovere al massimo l’intelligenza dei cittadini”

Trento su questo percorso non parte da zero, in quanto l’amministrazione comunale da anni lavora in questa direzione e ha prodotto e partecipato a molteplici progetti. Tra gli strumenti sviluppati più di recente, solo per citarne alcuni, l’app “il Comune in tasca”, il progetto Open Data, i servizi online dell’amministrazione per il cittadino, il sistema MITT (mobilità integrata dei trasporti in Trentino), Smart Lighting 4 smart digital city, Smart Campus, progetto No.Wa – No Waste, Pedibus e altri. “Con questo riconoscimento – ha detto il direttore generale Chiara Morandini – ci assumiamo l’impegno di mettere a sistema quanto fatto fin’ora e a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissi e che potranno diventare un punto di riferimento per altre realtà in Italia e all’estero”.

Soddisfazione per il positivo traguardo raggiunto è stata espressa anche dal professor Alessandro Quattrone, prorettore per il supporto alla ricerca dell’Università di Trento, che ha sottolineato come non sarebbe stato possibile ottenere il riconoscimento di IEEE se non creando un sistema di sinergie sul territorio, che per Trento hanno fatto la differenza. Ha dunque ribadito il pieno sostegno dell’Ateneo a questo percorso. Infine Andrea Bondi, project manager  di Trento Rise nell’illustrare l’articolato percorso che ha portato a Trento smart city ha ammesso che da questo riconoscimento potranno derivare anche nuove opportunità economiche per il territorio: “Diventare un centro di competenza mondiale equivale a sviluppare importanti capacità attrattive”.