Visita di De Blasio riempie di orgoglio

“Saluto Bill e la sua famiglia”, ha detto il presidente della Regione, Marcello Pittella, incontrando a Grassano il sindaco di New York, “con un forte ringraziamento per aver dato un forte segnale di attaccamento alla terra dei propri nonni. Che è anche la sua. E’ un segnale forte lanciato non solo ai lucani di Grassano e ai campani di Sant’Agata dei Goti, ma a tutti gli italiani. E in particolare ai tanti italiani e lucani che vivono nella Grande Mela. La visita di Bill De Blasio ci riempie di orgoglio, ma ci carica anche di responsabilità. Perché noi sentiamo di dover manifestare qualcosa di più di un semplice “grazie” rispetto all’affetto che egli mostra di avere per la sua terra di origine e all’amicizia che io credo vada rinsaldata sempre di più con l’intero popolo lucano. La responsabilità che io avverto come Presidente della Regione Basilicata è quella di lavorare per il progresso e la crescita dei lucani, guardando a traguardi sempre più importanti di crescita e di sviluppo sociale, facendo mio l’esempio di abnegazione, duro lavoro e sacrificio che ha caratterizzato i tanti lucani emigrati nel mando nel secolo scorso, a partire da Giovanni De Blasio e Anna Briganti (i nonni lucani di Bill). Una nota di cronaca: in queste stesse ore a New York, presso la sede dell’ONU, è in corso un importante meeting dei partner mondiali dell’Organizzazione delle Nazioni Unite che operano nei settore della Sicurezza, per il trattato di non proliferazione del nucleare a fini bellici, anche alla luce dei venti di guerra che purtroppo spirano in varie aree del pianeta. Tra i partner dell’ONU in questo settore vi è una sola azienda italiana. E questa azienda italiana (la Geocart) è lucana. Da questa missione, ma ancor di più dalla visita di oggi di Bill De Blasio a Grassano, emergono significative riflessioni. La prima è questa: da sempre é ancora di più in questa fase storica la città di New York è aperta a collaborazioni a tutto campo. L’Europa, diversi paesi e anche la Basilicata hanno programmato per il sessennio 2014-2020, iniziative di sviluppo in tal senso. Gli USA hanno già iniziato in questa direzione e possono essere per noi un esempio valido di confronto. Concluderei quindi con la proposta di rivederci a breve a New York, dove organizzare nei primi mesi del nuovo anno un meeting operativo per la verifica di possibili sinergie e cooperazione”.