Petrolio e royalties, il Governo ignora la Basilicata

“E’ passato poco più di un mese da quel 4 Giugno 2014, giorno in cui il gladiatore di Lauria festeggiava il suo 52esimo compleanno. Al suo tavolo vi era un ospite speciale, il Ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, che, oltre ad onorare il festeggiato, era lì per discutere di petrolio e patto di stabilità. Marcello da Lauria, ‘dopo aver indossato l’animo delle grandi occasioni’, cominciava la sua personale battaglia contro il patto di stabilità: la task force avviata lo vedeva impegnato in trattative serratissime che lo conducevano finanche a Roma in pellegrinaggio da Delrio, fedele braccio destro del premier Renzi. Talmente ostinato e cocciuto, il gladiatore riusciva a far approvare dal Consiglio regionale, in tutta fretta e furia, un disegno di legge orientato ad escludere i proventi delle royalties dal patto di stabilità interna (ricordiamo che in cassa ci sarebbero ben 377 milioni di euro)”. Così il consigliere regionale del M5s, Giovanni Perrino, che commenta “mai vista tanta efficienza e determinazione a via Verrastro”. “Quali sono – chiede Perrino – i frutti del duro lavoro di Marcello? Le dichiarazioni di domenica fatte da Renzi, domenica al ‘Corriere della Sera’ saranno state un vero shock per l’autostima del gladiatore. Renzi ribadisce ancora una volta la volontà di fare della Basilicata l’hub petrolifero dell’Italia fregandosene altamente di tutto quello che Pittella aveva portato avanti  fino ad ora. Da cittadini lucani – prosegue Perrino – riteniamo squallide e umilianti le parole di Matteo Renzi, chiunque siano quei ‘quattro comitatini’ che bloccano l’ennesima depredazione del territorio lucano, a nostro modesto avviso, meritano rispetto e considerazione. Siamo stufi degli spot presidente Pittella, tiri fuori gli attributi e venga in Consiglio a prendersi carico di tutte le istanze in attesa di risposta. Dimostri un pò di coraggio da gladiatore qual è, non scenda a patti col diavolo o col cane a sei zampe, affronti tutte le istanze di questo territorio martoriato e sbatta in faccia al ducetto di Firenze quella che è la dura realtà dei fatti, lo dica a Renzi che il petrolio ha inquinato la Lucania”. “Vuole darci un segnale incoraggiante? Raccolga tutte le repliche alla sua relazione comunitaria e le legga con calma, magari al sole della spiaggia di Maratea. Nel Consiglio di oggi dia spazio alla cosiddetta attività ispettiva, faccia discutere le mozioni lasciate in sospeso nelle sessioni precedenti, siamo sicuri che parte della popolazione lucana le sarà grata. Quanto a Renzi, prima di vergognarsi nei colloqui con Spagna, Francia e magnati dell’energia russa, venga a fare un giro in Basilicata, magari in vacanza il prossimo agosto, a pochi chilometri dal mare, a Pisticci Scalo, dove il petrolio termina il suo percorso di morte. Siamo sicuri che qui avrà modo di capire qual è il vero significato della parola ‘vergogna’”.