Internet, la banda ultralarga viaggerà lungo la Fi-Pi-Li

Non solo impegni di lungo respiro. Sul fronte della banda ultralarga da portare in Toscana, con accessi ad internet di almeno 30Mbit per tutti, c’è già un progetto regionale pronto a partire. Se ne è parlato stamani nel corso della tavola rotonda organizzata a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, con la presenza del sottosegretario Antonello Giacomelli.

Il progetto prevede di utilizzare la dorsale e i cavidotti stesi lungo la superstrada per portare la fibra ottica in tutte le zone industriali da Firenze a Pisa e Livorno, ma anche (grazie all’accordo con il Ministero dello sviluppo economico) negli uffici pubblici e nei centri abitati che si affacciano attorno. Sono diciannove i comuni che sarebbero coinvolti.

“Per il progetto la Regione ha già stanziato 14,5 milioni di fondi europei e a breve uscirà un bando in modo da permetterci di aggiudicare la gara entro la fine dell’anno” ricorda l’assessore alla presidenza, Vittorio Bugli. In questo caso il pubblico non realizzerà l’infrastruttura, ma garantirà incentivi alle aziende che si impegneranno ad erogare il servizio nel più breve tempo possibile e al maggior numero di utenti. Un modello che poi potrebbe essere replicato in altre zone della Toscana.

Durante l’iniziativa, sono stati riepilogate anche le cifre degli interventi messi in atto negli ultimi sette anni. La Toscana è una cartina a tre colori: ci sono le aree nere, dove per numeri e per concentrazione di abitanti ed aziende non occorrono né incentivi né interventi del pubblico per realizzare le infrastrutture necessarie a portare internet. Ci sono le zone bianche, che il mercato e i privati non considerano appetibili. Sono le aree a cosiddetto “fallimento di mercato”. E poi ci sono le zone grigie, dove qualcosa gli operatori fanno ma non è sufficiente.

Dal 2007 ad oggi, grazie all’intervento diretto del pubblico, sono stati abilitati in Toscana 250 mila utenti, utilizzando per il 45 per cento reti già esistenti. Anche per questo è importate un catasto del sottosuolo: un’esigenza rilanciata stamani dal sottosegretario Giacomelli. In altri casi ci si è mossi con incentivi. Entro il 2015 saranno mezzo milione gli utenti abilitati grazie all’intervento della Regione Toscana.