Mercato della droga in Sardegna gestito da isolani e turchi

Nell’Isola la banda italo turca gestiva varie piantagioni destinate alla coltivazione di cannabis. Dalla Turchia, in cui era stoccata la droga proveniente dal Sudamerica, proveniva la cocaina destinata al mercato sardo. Nell’ambito della vasta operazione antidroga della Polizia, a Cagliari e a Nuoro, sono state eseguite sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari.

L’operazione “Ultimo minuto” riguarda una presunta associazione a delinquere ritenuta specializzata nel traffico di droga (carichi di cocaina importati dalla Turchia) e coltivazione di cannabis nella zona di Pula.

Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono a carico di Adnan Gueresci, un turco di 53 anni, attualmente detenuto in Turchia, Raffaele Pinna, 50 anni, di Nurri, agli arresti domiciliari e già finito in manette nel corso della maxi operazione antidroga del giugno del 2013 in cui fu arrestato l’ex primula rossa del banditismo sardo Graziano Mesina; Flavio Chessa, 39 anni di Nuoro e il turco Umit Guresci, 37 anni. Ai due turchi e al nuorese viene contestata l’importazione in Italia di un carico di 10 kg di cocaina, del valore di 300 mila euro nel marzo 2013, mentre Pinna è accusato di aver coltivato 400 piante di cannabis trovate a Pula, in provincia di Cagliari, in una serra, oltre alle accuse che riguardano il suo presunto coinvolgimento nel traffico di droga.

Ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari, invece, per Luciano Orrù, 39 anni di Nurri, Giovanni Fa, 64 anni di Pula, e per il cagliaritano Sergio Puddu 58 anni.