Roma, mare inquinato spiagge piene di schiuma

Coperto un lungo tratto di spiaggia di Fiumicino, a ponente del Porto-Canale nel quale sfocia il Tevere e non distante da Fiumara Grande. La Capitaneria di Porto ha allertato l’Arpa-Lazio per le analisi sul fenomeno. Un tappeto di schiuma è stato scaricato sull’arenile dal mare in burrasca. La spuma bianca e soffice ricopre quasi tutto lo spazio tra gli ombrelloni chiusi e la spiaggia deserta per il maltempo. Il punto in cui si è manifestata l’onda schiumosa è a metà strada tra i due sbocchi a mare del Tevere, tra il Porto-canale e Fiumara Grande. Si tratta dell’effetto dei saponi disciolti nel Tevere e del loro impatto con le correnti del mare di libeccio. Già tre settimane fa sulle rive di Ostia si erano formate distese di schiuma di minore consistenza ed estensione. La Capitaneria di Porto, appreso della vicenda e visionate le immagini, ha informato l’Arpa Lazio, l’agenzia regionale che si occupa delle rilevazioni riguardanti l’inquinamento. “Dovrebbe trattarsi dell’effetto dei tensioattivi contenuti nei saponi riversati dal Tevere che, scontrandosi con le correnti del mare agitato, determinano quel fenomeno – sottolinea il comandante Lorenzo Savarese – Attendiamo la conferma da parte dei tecnici dell’Arpa Lazio. In ogni caso, già dopo qualche ora sulla spiaggia non c’era più traccia della coltre di schiuma”.

Il 13 e 14 giugno Goletta Verde, il laboratorio galleggiante di Legambiente, aveva fatto tappa lungo le coste del Lazio sentenziando che su 24 campionamenti effettuati lungo i 329 km del litorale, ben 18 (cioè il 75%) presentano un’altissima concentrazione di inquinamento microbiologico. I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti il 13 e il 14 giugno, quando il carico antropico delle aree costiere è minore rispetto a luglio e agosto. Un dato che preoccupa perché è prevedibile, quindi, un peggioramento durante l’alta stagione.