Silent play, tornano gli itinerari palladiani de La Piccionaia

Come si trasformerebbe la realtà se gli edifici potessero parlare? Se le strade si riempissero di storie e memorie, di voci, di suoni e di emozioni? Dopo le felici esperienze delle scorse stagioni, tornano gli itinerari teatrali di “Silent play”, il progetto di Carlo Presotto, Paola Rossi e Matteo Balbo nato per percorrere la città del Palladio con uno sguardo inedito. Un teatro fuori dal teatro, in cui lo spettatore diventa protagonista di un’esperienza suggestiva indossando un paio di cuffie e lasciandosi condurre da una traccia audio e da un attore performer. Quest’anno con una novità in più: una dotazione di cuffie completamente rinnovata che renderà il percorso ancora più coinvolgente. Il progetto fa parte della programmazione estiva de La Piccionaia Teatro Stabile di Innovazione – un cartellone di spettacoli, letture, musica e itinerari in città – organizzato nell’ambito del progetto del Comune di Vicenza “L’estate a Vicenza. Nei giardini delle idee” in collaborazione con la Regione Veneto, il Consorzio Vicenzaè, AIM Energy. Quattro gli itinerari proposti, da percorrere a piedi e della durata di circa un’ora. Le drammaturgie originali sono state composte dai tre artisti vicentini elaborando la documentazione storico-artistica con brani musicali e letterari, ma soprattutto con le testimonianze di chi quei luoghi ha attraversato e attraversa ancora. Il risultato: una narrazione inedita della città che ne fa emergere memorie e prospettive, ridisegnandola con modalità creative e partecipate. “La proposta culturale che offriamo alla città passa anche attraverso percorsi di esplorazione, itinerari di conoscenza, occasioni di approfondimento – dichiara il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci -. Silenziosi, non invasivi, fatti di meditazione, parole, sguardi. L’esatto contrario dei modelli volgarmente aggressivi che ci propina la televisione, e un’occasione unica per scoprire la città che non conosciamo, o conosciamo troppo poco”.

Primo appuntamento, giovedì 10 luglio (ore 20 e 22) in Basilica Palladiana (ingresso lato piazza delle Erbe) con“Le voci della Basilica”, un originale percorso nelle logge e nel tempo, ad esplorare gli echi del cantiere della Basilica e della sua lunga storia. Un viaggio che si concluderà con uno sguardo dalla terrazza superiore che abbraccia l’intera città, restituendo la ricchezza del suo paesaggio urbano nel dialogo con lo spazio naturale dei Colli Berici e delle montagne. Il percorso sarà accompagnato dalle musiche di Michele Moi e dalle opere dell’artista Alberto Salvetti, e sarà ripetuto anche giovedì 17 e 31 luglio e giovedì 28 agosto, con gli stessi orari.

Sabato 26 luglio (ore 18 e 20) sarà la volta di “Pietre che parlano”: persone e pietre raccontate in un viaggio tra l’architettura e le suggestioni del grande schermo. Da Casa Cogollo (Corso Palladio 165) verso piazza dei Signori fino a piazza Matteotti, per un’ora ricca di incanto e stupore. Uno sguardo sulla città e sulla sua gente, sospeso tra passato, presente e futuro.

Si prosegue sabato 2 agosto (ore 18 e 20) con “Geometrie palladiane”: dall’Arco delle scalette di Monte Berico fino alla Rotonda, per ritornare poi lungo la vecchia linea ferroviaria dove un tempo passava la Vacamora. Un itinerario per indagare, indagarci e far(si) memoria, articolando le geometrie del cuore con il lascito del progetto palladiano.

Infine, sabato 30 agosto (ore 18 e 20) con partenza dai Giardino Salvi, “Palladio tra le righe”: corsi d’acqua e percorsi di penna per un viaggio tra gli echi di viaggiatori e cittadini illustri. Un itinerario che strizza l’occhio a Palladio per coglierne tra le righe i lati più segreti: quello incompiuto, quello nascosto, quello imitato, quello dimenticato, quello che non ti aspetti. Un percorso in punta di piedi, per veri intenditori o per chi semplicemente ama farsi sorprendere dai dettagli.

I biglietti costano 5 euro. La partecipazione è a numero limitato, si consiglia la prenotazione. L’iniziativa si svolgerà anche in caso di maltempo.