Pittella chiede convocazione tavolo a Ministero Sviluppo Economico

Con una lettera inviata al ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha sollecitato la convocazione del tavolo tecnico Regione-Ministero-sindacati e associazioni datoriali per definire, così come concordato, le questioni legate alla erogazione del bonus carburanti, all’attuazione del memorandum sulle estrazioni petrolifere in Basilicata e alla revisione del patto di stabilità, specie nella parte che riguarda l’utilizzo delle royalties. Il governatore lucano, riferendosi alla nota inviata in questi giorni da Poste Italiane a quanti fecero richiesta a suo tempo del bonus carburanti, ha tenuto a precisare, per amor di verità, che nel momento in cui si procederà alla materiale ripartizione dei fondi in favore dei patentati lucani, il Ministero sarà tenuto, così come previsto dall’articolo 45 della legge 99/2009 e dalle successive sentenze del Tar del Lazio e del Consiglio di Stato, a riconoscere una parte del tesoretto maturato anche alle Regioni in cui operano i rigassificatori. Questo significa che la Basilicata, secondo un primo sommario calcolo effettuato dai tecnici regionali, perderà, a vantaggio di altre aree d’Italia, non meno del dieci per cento annuo del fondo alimentato dalle royalties rivenienti dal petrolio lucano. In fase di prima applicazione di questa nuova modalità di ripartizione dei fondi disponibili, la nostra Regione subirà una perdita addirittura maggiore, che potrà superare il 30 per cento, dal momento che alle Regioni in cui operano i rigassificatori andrà riconosciuto, a titolo di conguaglio, anche il bonus loro non corrisposto nei due anni precedenti in cui esso è stato assegnato ai soli patentati lucani. “Non mi sfugge – ha sottolineato il presidente Pittella nella sua lettera alla Guidi – che vi è ora la necessità di fare presto, per evitare che una parte dei fondi possano andare in “perenzione”, e cioè essere incamerati dal bilancio statale, col risultato di aggiungere al danno anche la beffa. Mi preme però sottolineare – ha aggiunto – che, in forza di una legge nata male e che andrà quanto prima rivista, non è giusto sottrarre ai lucani una parte delle risorse che le compagnie petrolifere corrispondono a titolo di compensazione ambientale per i disagi che i cittadini della Basilicata subiscono per effetto delle estrazioni petrolifere. Se identici disagi vi sono per gli abitanti in cui operano i rigassificatori, ha concluso Pittella, deve essere compito dello Stato o eventualmente delle società titolari di quegli impianti, prevedere altrettanto idonee compensazioni ambientali, per evitare, tra l’altro, che si inneschi l’ennesima guerra tra poveri, dalla quale ne usciremmo tutti perdenti”.