Trento, Presidente Rossi su riforma vitalizi

“Quando si approva una nuova legge, il modo migliore di esprimere un giudizio è provare a capire che cosa cambia”. È questo il commento del presidente della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol Ugo Rossi a poche ore dall’approvazione, in Consiglio regionale, dei provvedimenti che rideterminano l’ammontare dei vitalizi e rivedono i meccanismi dei trattamenti previdenziali dei consiglieri regionali del Trentino Alto Adige.

Ecco un quadro sintetico delle principali novità introdotte.

VECCHIA LEGGE NUOVA LEGGE
  1. Erano previsti importi agli ex consiglieri che riducevano il valore del vitalizio applicando nei calcoli tabelle sbagliate

         

  1. Oggi le somme sono state calcolate con tabelle corrette, che portano a una riduzione media del 30 %.

(ad esempio: se prima spettavano 300mila euro, l’attuale ricalcolo porta la somma a 200mila euro)  

  1. Requisito per ottenere le somme attualizzate e il vitalizio (vale solo per gli ex-consiglieri perché i nuovi non avevano vitalizi dalla scorsa legislatura): 55 anni senza alcuna penalizzazione
  1. Requisito per ottenere il vitalizio (vale solo per gli ex-consiglieri perché i nuovi non avevano vitalizi dalla scorsa legislatura): 60 anni con una penalizzazione del 10% sull’importo del vitalizio per tutta la vita

 

  1. Per i consiglieri in carica era previsto un trattamento previdenziale dopo i 65 anni con un costo per la Regione di circa 10 milioni di euro all’anno.
  1. Per i consiglieri in carica è prevista la possibilità di una previdenza complementare, con un risparmio, per la Regione, di 2 milioni di euro all’anno

 

  1. La legge non prevedeva alcun divieto di cumulo fra trattamenti previdenziali e altri introiti derivanti da cariche elettive (ad esempio altre pensioni di carattere politico)

 

  1. Con la nuova legge è previsto un cumulo massimo fino a 9.000 euro lordi (circa 4.500 euro netti)

Il presidente della Regione Ugo Rossi conclude affermando: “Ritengo che con questi elementi ciascuno possa valutare la portata della nuova normativa. Si tratta del primo provvedimento in Italia che mette mano all’impianto dei trattamenti pensionistici per i politici del passato con efficacia retroattiva. Rilevo inoltre che tutto questo si affianca a un trattamento stipendiale degli attuali consiglieri regionali del Trentino-Alto Adige che già adesso è il più basso in Italia”.