Potenza, ricerca applicata lucana si apre al Mediterraneo

Ricerca applicata, mondo accademico, impresa, internazionalizzazione: lungo questo asse si è snodata una due giorni organizzata dalla Camera di Commercio di Potenza, che nell’ambito della Convenzione Mise – Unioncamere (Programma plurisettoriale in partenariato con il Sistema Camerale nell’ambito della campagna promozionale straordinaria a favore del Made in Italy 2011, Progetto Mediterraneo – Nord Africa) ha promosso un incontro tra gli spin off dell’Università degli Studi della Basilicata e imprenditori e accademici provenienti dalla Turchia. Incontri istituzionali, presentazioni, visite ai laboratori e colloqui di affari hanno caratterizzato le due giornate, che hanno avuto il merito di accendere i riflettori sulle potenzialità di imprese (gli spin off) che nascendo in ambito accademico sono dotate di alto potenziale in termini di know how da spendere in ambiti internazionali per concretizzare il trasferimento tecnologico. «Il progetto ha vissuto un primo, importante momento, ovvero quello del dialogo e dell’incontro tra il mondo della ricerca applicata e quello dell’impresa di un Paese, la Turchia, che cresce e manifesta il bisogno di assimilare know how dai nostri poli di eccellenza – dichiara Pasquale Lamorte, presidente della Camera di Commercio di Potenza -. In una situazione come quella attuale, con un’economia che cresce solo se innova e internazionalizza, l’incrocio tra la valenza dell’istruzione e della formazione accademica e la capacità competitiva delle aziende deve trovare necessariamente un punto di snodo su cui tessere relazioni». «L’evoluzione del mercato e la natura stessa dei nostri spin off ci spingono quasi in maniera naturale verso l’internazionalizzazione – aggiunge il professor Pietro Picuno, dell’Unibas – e iniziative come queste servono per iniziare un percorso di conoscenza e scambio con le imprese su circuiti molto più ampi del contesto locale e nazionale». Soddisfatti anche i giovani protagonisti degli spin off: Francesco Genovese, di Ninetek Srl, iniziò l’avventura dal progetto Nidi (Nuove Idee di Impresa Innovativa) della Camera di Commercio di Potenza e oggi coordina un gruppo di giovani che si muove nell’orbita del settore agroalimentare: «Quella fu una scintilla importante, che ci fece rendere conto delle nostre potenzialità. Oggi lavoriamo molto con imprese del Sud Italia ma ritengo sia necessario aprire al Mediterraneo e ai Balcani, per iniziare collaborazioni su progetti di ricerca in Horizon 2020 o in altri segmenti della nuova programmazione». Nica Mirauda, di EES Company, che si occupa di monitoraggio ambientale: «La nostra, che è una piccola Università ma ha grandi esperti, ha creduto nelle potenzialità degli spin off. La Camera di Commercio con questa giornata ci ha fatto vivere da protagonisti una dimensione internazionale che contribuisce a valorizzare il nostro lavoro e ci conferma, una volta di più, che possiamo svolgere il ruolo di grande acceleratore rispetto alla ricerca e all’innovazione per le imprese».