Associazione beni italiani Unesco, Vicenza è nel consiglio direttivo con Sandro Pupillo

Vicenza fa di nuovo parte del consiglio direttivo dell’Associazione beni italiani patrimonio mondiale Unesco presieduta da Giacomo Bassi sindaco di San Gimignano, eletto all’unanimità e la cui candidatura è stata sostenuta dal Comune di Vicenza. Durante l’assemblea generale che si è tenuta oggi, venerdì 4 luglio, a Cerveteri (Roma), i 53 soci hanno deciso che anche Vicenza farà parte del gruppo dei 12 componenti del direttivo con Sandro Pupillo, consigliere comunale delegato dall’amministrazione vicentina a ricoprire questo ruolo, su proposta del vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci. Oggi a Cerveteri c’erano il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci e il consigliere comunale Sandro Pupillo che lavoreranno insieme sui temi relativi all’Unesco visto che questa delega da pochi giorni è stata trasferita dal settore urbanistica al settore cultura e turismo.

“Il nostro sito Unesco compie 20 anni proprio in questi mesi – dichiara il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci -. Essere nell’associazione italiana dei siti Unesco e partecipare attivamente del suo lavoro e delle sue attività non è solo un onore ma anche un’opportunità importante, in particolare per una città come la nostra che da poco tempo ha iniziato a investire sistematicamente sulla cultura e sul turismo d’arte. L’Italia è il paese leader al mondo per numero di siti inseriti nella lista Unesco: ma i territori che si fregiano di questo importante riconoscimento oggi non hanno strumenti adeguati alle responsabilità che comporta il dovere di tutela di un sito patrimonio mondiale dell’umanità. Per questo ho sostenuto con molta forza, assieme ai colleghi rappresentanti delle città venete di Verona, Padova e Venezia, la necessità che il mandato che inizia oggi faccia fare un ulteriore salto di qualità all’associazione – sottolinea Bulgarini d’Elci -, pronta a incalzare il governo per ottenere le armi con cui combattere la battaglia della valorizzazione del patrimonio monumentale e artistico. A partire dalla proposta, emersa da più parti, di poter derogare al patto di stabilità per lavori che riguardino luoghi ed edifici inseriti nella lista Unesco, che il neo presidente si è impegnato a portare come prima richiesta al confronto con il governo”.

“Ringrazio il sindaco Variati e il vicesindaco Bulgarini d’Elci che mi hanno conferito la delega per rappresentare Vicenza nell’assemblea Unesco, composta da 12 delle 53 città italiane in cui sorgono beni inseriti nella World Heritage List – interviene il consigliere comunale Sandro Pupillo -. Sono onorato di ricoprire questo ruolo sia per il valore dei beni culturali che la nostra città possiede, considerati patrimonio dell’umanità, sia perchè fu proprio Vicenza a fondare questa associazione nel 1995”.

L’Associazione città italiane patrimonio mondiale Unesco è stata ideata dalla città di Vicenza nel 1995 e si è costituita il 15 ottobre 1997 con un proprio statuto; i soci fondatori sono Alberobello, Andria, Capriate S. Gervasio, Ferrara, Matera, Ravenna e Vicenza. Il nome è stato poi modificato con quello attuale, dando una forma societaria. Mario Bagnara è stato il primo presidente dell’associazione e ora ricopre il ruolo di presidente onorario. Vicenza rientra all’interno dell’elenco dei siti Unesco per “La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto”. Il primo riconoscimento, “La città di Vicenza”, è stato attribuito il 15 dicembre 1994 quando Vicenza è stata ufficialmente inserita nel World Heritage List con le seguenti motivazioni: “Vicenza costituisce una realizzazione artistica eccezionale per i numerosi contributi architettonici di Andrea Palladio, che integrati in un tessuto storico ne determinano il carattere d’insieme”; “Grazie alla sua tipica struttura architettonica la città ha esercitato una forte influenza nella storia dell’architettura, dettando le regole dell’urbanesimo nella maggior parte dei Paesi europei e del mondo intero”. Nella World Heritage List risultano iscritti, nel 1994, 23 monumenti palladiani del centro storico e 3 ville situate al di fuori dell’antica cinta muraria, realizzate dall’architetto Andrea Palladio. Vicenza, inoltre, ha ricevuto anche un secondo riconoscimento per “Le Ville del Palladio nel Veneto” dovuto per l’inserimento nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità di altre 21 ville del Palladio. Quindi nel 1996 la denominazione diventa “La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto” per i suoi 23 monumenti del centro storico e 254 ville. Il sodalizio, del quale fanno parte 53 soci fra Comuni, Province, Regioni, Comunità Montane ed Enti Parco.