Vicenza, ridistribuzione incarichi dirigenziali e 60 giorni per le pratiche di edilizia privata

Ridistribuzione degli incarichi ai dirigenti e rivoluzione del settore Edilizia privata – Suap, con 60 giorni di tempo per chiudere le pratiche dalla presentazione in Comune. Sono gli obiettivi in materia di riorganizzazione interna alla macchina comunale annunciati questa mattina a palazzo Trissino, al termine della seduta di giunta, dal sindaco Achille Variati e dall’assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti.

Dirigenti. Precisando che nell’arco di una settimana si completerà la revisione da parte della giunta del regolamento dell’ordinamento degli uffici e dei servizi, il sindaco ha dunque illustrato i cambiamenti, “con decorrenza immediata”, che interessano gli incarichi ai dirigenti. Nel dettaglio, Maurizio Tirapelle, che prima aveva la responsabilità del settore Patrimonio e contratti, diventa direttore del settore Edilizia privata – Suap (Sportello unico attività produttive) e Politiche dello sviluppo, che vengono quinti accorpati in un unico settore. Ad Alessandra Pretto, che prima rispondeva del settore Provveditorato, viene ora attribuita anche la competenza del settore Gare e contratti. Giovanna Pretto, che prima dirigeva le Politiche dello sviluppo, diviene ora direttore del settore Anagrafe, stato civile ed elettorale (il precedente dirigente del settore, Ruggiero Di Pace, è infatti in distacco al 100 per cento per attività sindacale). E a Fausto Zavagnin, che dirige i Tributi e, ad interim, lo Sport, viene ora affidata anche la competenza relativa al Patrimonio.

Settore Edilizia privata e Politiche dello sviluppo. “Il mio proposito è migliorare e semplificare le risposte ai cittadini – ha detto il Variati, dopo aver raccontato di aver trascorso di recente tre giorni all’edilizia privata al fianco dell’assessore Zanetti e del dirigente ad interim Antonio Bortoli -. Per cui, da vecchio analista di procedure e dopo averne parlato con tutti i dipendenti, ho dichiarato i miei obiettivi. Innanzitutto massimo 60 giorni tra l’accettazione di una pratica di edilizia privata o Suap e la risposta al cittadino, che sia di diniego o di permesso a costruire. Eventuali proroghe saranno ammesse in soli due casi di sospensione dei tempi: per la richiesta di integrazione dei documenti o perchè è necessario acquisire un parere esterno al Comune, come dalla Soprintendenza, dal Genio civile o dai vigili del fuoco. Nel 2013 – ha evidenziato il sindaco – le pratiche sono state 3.655, di cui 3.279 di edilizia privata, 339 di Suap e 37 relative ad abusi. Il tempo medio di risposta è stato di 90 giorni, ma per alcune è molto superiore, e, precisamente, per 41 pratiche di edilizia privata e 18 di Suap: che non sono sospese – ha sottolineato il sindaco -, ma tuttora in istruttoria. Per questo abbiamo chiesto al nuovo dirigente di abbassare rapidamente questi numeri”.

“In secondo luogo – ha continuato il sindaco – ho chiesto che ci sia una linea univoca di interpretazione delle norme. Non a caso ho affidato la direzione del settore non ad un tecnico, ma ad un uomo di legge, che ha diretto per tanti anni l’avvocatura del Comune, notoriamente per lo più occupata da cause in campo di edilizia privata o urbanistica”.

Ricordando poi che entro luglio si concluderà il trasferimento degli uffici delle Politiche dello sviluppo da contra’ Busato a Palazzo Uffici in piazza Biade, dove già si trovano quelli dell’edilizia privata, in modo da accorpare anche fisicamente i due settori, l’assessore Zanetti ha illustrato gli “elementi di riordino“ assegnati al nuovo dirigente Tirapelle.

“Nel corso di luglio cambierà il funzionamento e quindi anche il modo di presentare ed elaborare le pratiche di edilizia privata – ha spiegato Zanetti -. Innanzitutto i colloqui saranno su prenotazione, per limitare le code di cittadini e professionisti fuori dagli uffici. In secondo luogo prevediamo due tipi di incontro: quello di consulenza, cioè preliminare alla presentazione della pratica, che si concluderà con la definizione di un elenco minimo di documenti necessari per la presentazione della domanda; e quello per la presentazione della pratica vera e propria che andrà fatta non più in un ufficio tecnico, ma ad uno sportello unico, la cui ubicazione verrà definita a breve, con un impiegato amministrativo che controllerà la presenza di tutti i documenti essenziali al deposito della pratica, che altrimenti non verrà accettata. Sarà a questo punto, peraltro, che scatterà un’altra novità importante – ha annunciato Zanetti -: in caso di accettazione, infatti, l’utente andrà via con già in mano il numero di protocollo assegnato alla sua pratica e il nome del responsabile del procedimento, il quale avrà appunto 60 giorni di tempo per chiudere la pratica. Non ci sarà più quindi lo spostamento fisico dei faldoni fino all’ufficio protocollo, ma un’assegnazione immediata grazie ad un miglioramento del programma informatico gestionale. L’assegnazione automatica della pratica a un determinato responsabile del procedimento, poi, sarà possibile grazie alla definizione di competenze per zona: ad esempio, il centro storico, la zona dell’ospedale o la zona industriale. Non solo: sono previste rotazioni tra i responsabili del procedimento, a garanzia dei rapporti con i professionisti”.

L’assessore ha inoltre precisato che per accelerare i pareri interni si ricorrerà spesso all’indizione di conferenze di servizi interne con i vari responsabili coinvolti.

Pratiche Suap. “Il Suap ha già tutte queste procedure telematiche – ha spiegato Zanetti -. Ma faremo dei controlli a campione sulle autocertificazioni presentate dai professionisti per velocizzare le procedure, ma anche per evitare sorprese a distanza di tempo”.

Accesso agli atti. “Nei primi sei mesi di quest’anno – ha precisato l’assessore – sono state elaborate 2.000 pratiche, di cui un quarto di accesso agli atti: un servizio spesso oneroso per gli uffici, a volte anche con ricerche in archivio, a fronte di tariffe bassissime, a partire da 6 euro, che abbiamo intenzione di rivedere al rialzo”.