Feneal, Filca e Fillea su incidente mortale operaio A3 Sa-ReCa

“La notizia dell’ennesima vittima sul tratto lucano dei cantieri della Salerno-Reggio Calabria non solo ci costringe, ancora, ad occuparci di morti bianche (in poco più di due mesi il cantiere ha visto tre operai morti e un ferito grave), ma ci mette dinanzi ad una sconfitta collettività”. 

Lo affermano in un comunicato le segreterie regionali di Feneal, Filca e Fillea, secondo le quali “la scomparsa di Domenico Setaro, dopo Palagano e Deluca, dimostra come all’interno di una realtà importante come il cantiere dell’A3, Anas abbia allentato il livello di attenzione sulle problematiche della sicurezza sul lavoro”. 

“Dopo quest’ennesima tragedia – sostengono i sindacati – non è più rinviabile un confronto serrato con Anas e con le società che si occupano della realizzazione dei lavori. Le cause del decesso dell’operaio sono ancora al vaglio degli inquirenti, ma non ci può sfuggire che lo stesso aveva 60 anni; i lavoratori che rappresentiamo appartengono ad una categoria in cui la tipologia d’impiego è pesante e usurante . L’attuale governo si occupa di mercato del lavoro, ma solo per aumentare l’età pensionabile, senza considerare che i mestieri non sono tutti uguali”. 

Fillea, Filca Feneal chiederanno “un incontro urgente alla Prefettura di Potenza con la presenza di Anas per porre l’accento non solo su queste problematiche, ma soprattutto per esaminare le dinamiche legate alla sicurezza all’interno dei cantieri autostradali, con lo scopo di arrivare alla sigla di un protocollo che istituisca l’osservatorio regionale su salute e sicurezza sui luoghi di lavori, atto a rafforzare la presenza delle organizzazioni sindacali sui cantieri autostradali al fine di migliorare la qualità dei controllo e per mantenere sempre acceso il faro della sicurezza sui cantieri”.