Lotta alla povertà estrema serve un progetto nazionale

“Chiediamo un progetto organico a livello nazionale per chi è caduto nella povertà estrema secondo un modello che impegni chi riceve sostegno a compiere azioni attive per tornare ad essere parte integrante della società”.

E’ la richiesta presentata oggi dal sindaco Achille Variati in veste di delegato Anci per il Welfare al Quirinale al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nell’ambito dell’iniziativa “Alleanza contro la povertà in Italia” che unisce Acli, Actionaid, Anci, Azione cattolica italiana, Caritas Italiana, CGIL – CISL – UIL, Cnca, Comunità di Sant’Egidio, Confcooperative, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Federazione nazionale società di San Vincenzo De Paoli, Fio-PSD onlus, Fondazione banco alimentare onlus, Forum nazionale terzo settore, Legautonomie, Movimento dei Focolari, Save the Children, Jesuit Social Network.

“Ho parlato a lungo con il presidente durante l’incontro a cui hanno preso parte anche tutti i principali protagonisti del sociale a livello nazionale – ha spiegato Variati -. I cittadini chiedono aiuto ai Comuni e alle associazioni caritatevoli locali che non riescono a fare fronte a tutte le richieste. C’è bisogno di un progetto nazionale in particolare per chi vive con meno di 500 euro al mese in base a principi di solidarietà umana e civile contro l’indifferenza che porta chi vive ai margini ad essere abbandonato al proprio destino. Ma bisogna farlo uscendo dalla logica assistenzialistica: chi è in povertà assoluta, ha diritto alla dignità e quindi al sostegno pubblico, ma se non è inabile, ha il dovere di impegnarsi e compiere azioni attive anche lavorative”.

“Il presidente Napolitano ha dimostrato grande attenzione per questi temi che riguardano la dignità delle persone – ha concluso il sindaco – e ha espresso la volontà di sensibilizzare Governo e Parlamento. Nelle prossime settimane ci confronteremo anche con il ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti”.