Contenimento della spesa, Pittella scrive a Renzi

“La Basilicata si trova pericolosamente sull’orlo del baratro finanziario. Stiamo lentamente affondando sotto una montagna di debiti che pure saremmo in grado di onorare, avendo in cassa i soldi per farlo. Ma che non possiamo utilizzare a favore di imprese, famiglie, lavoratori e persone in difficoltà perché, così facendo, sforeremmo il tetto di spesa imposto dal Patto di Stabilità Interno, col risultato di aggiungere al danno delle sanzioni economiche e normative previste in questi casi, la beffa di dover restituire allo Stato quelle risorse che sono proprie della Basilicata e che derivano, a titolo di compensazione ambientale, dalle attività estrattive del petrolio, alle quali, per il bene dell’Italia, la mia Regione non si sottrae da oltre 15 anni a questa parte”. E’ questo uno dei passaggi principali della lettera inviata oggi dal Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi. 

“L’ingiusta disparità di trattamento subita dalla Basilicata – aggiunge Pittella – ha innescato in queste ore una decisa presa di posizione della Giunta regionale da me presieduta che, sono sicuro, sarà avallata dall’intero Parlamentino lucano, nel momento in cui, nei prossimi giorni, giungerà all’attenzione dell’Aula il disegno di legge regionale nel quale, facendo nostro, tra l’altro, lo stesso auspicio venuto in tal senso dalla Corte dei Conti di Basilicata, si stabilisce il principio che l’utilizzo dei fondi rivenienti dalle royalties del petrolio non incide sul tetto di spesa annuale imposto dal Patto di Stabilità Interno”. “Se la Basilicata “muore” – e non potendo utilizzare i fondi delle royalties sta già morendo – l’Italia non potrà contare sull’unica Regione che, in questo momento di crisi economica, accentuata dai venti di guerra che si registrano sul fronte del gas russo e del petrolio libico e iracheno, rappresenta l’unico, reale serbatoio energetico del nostro Paese”.