Locri, sul palcoscenico del Palazzo della Cultura l’Antigone di Soflocle

Gli allievi dell’Istituto d’istruzione superiore “Oliveti- Panetta” di Locri (Liceo Classico e Istituto d’Arte), questa sera (sabato 7) si cimenteranno con un classico del teatro tragico greco, l’Antigone di Sofocle. Si tratta di un’esperienza che è giunta alla sua terza edizione. L’appuntamento è per le ore 20.30, al Palazzo della Cultura di Locri. Lo spettacolo, frutto dell’impegno di alunni e docenti è il culmine del percorso culturale del modulo “lingua e teatro” del progetto Pon relativo al potenziamento delle competenze in lingua italiana, fortemente voluto dalla dirigente scolastica, prof.ssa Giovanna Maria Autelitano. L’itinerario didattico è partito infatti dallo studio degli aspetti fonetici ed ortografici della nostra lingua, per poi scavare nelle potenzialità comunicative del testo teatrale, denso di figure retoriche. La scelta dell’opera da mettere in scena è stata poi funzionale al percorso di studio poiché nell’opera di Sofocle, classico intramontabile della cultura greca del V sec a. C., rivivono i drammi sempre attuali dell’umanità, quali le barriere sociali, il conflitto tra legge del cuore e ragion di stato, l’incomunicabilità tra diverse generazioni. Ancora una volta, lo scopo della scuola di Locri è quello di promuovere nei giovani la consapevolezza culturale, senza scadere nell’arido nozionismo, nella convinzione che chi è privo di memoria storica e di senso critico è sempre facilmente manipolabile.

Guidati dalla prof.ssa Lucia Licciardello, che ha curato la regia, sul palcoscenico del palazzo della Cultura reciteranno gli allievi Chiara D’Agostino, nel ruolo della protagonista Antigone, Angela Scarfò in quello di Ismene; Francesco Romeo interpreterà Creonte, mentre nel ruolo di Tiresia Federica Modafferi e in quello di Euridice Alessandra Aquino; infine Francesco Lombardo, Antonio Marando e Antonella Bonfà rispettivamente interpreteranno la guardia, il messaggero e il corifeo, mentre il coro sarà composto da Felicia Barillaro, Paola Commisso, Eva De Matteis e Antonio Marando. Il coordinamento generale è stato affidato ai docenti  Emilia Lanzafame e Silvana Pollichieni; la scenografia è stata curata da Maria Amalia Marando e le coreografie da Federica Modafferi e Sara Parretta.