Sviluppo Rurale, illustrata l’architettura del nuovo programma

I nuovi elementi della programmazione strategica dello sviluppo rurale per il prossimo settennio sono stati al centro dell’incontro organizzato dal Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata svoltosi questa mattina nella sala Inguscio a Potenza. A illustrare il quadro generale del Programma di Sviluppo Rurale (Psr), tra passata e futura programmazione, è stato Matteo Rastelli, dipendente Agea della sede di Bruxelles. Durante il seminario è stato anche annunciato che l’incontro con il tavolo del partenariato per presentare il documento di programmazione in fase di redazione, si svolgerà il prossimo 11 giugno, prima della consegna ai servizi della commissione, prevista per il prossimo 22 luglio. L’occasione sarà utile per integrare e inserire, in modalità condivisa con i portatori di interesse, gli interventi ritenuti più utili ed efficaci per rispondere ai fabbisogni presenti sul territorio. La tabella di marcia prevede che con il nuovo Programma di Sviluppo si potrà essere operativi da gennaio 2015 proponendo la partecipazione ai futuri bandi attraverso modalità a sportello. Rastelli ha evidenziato che gli elementi della riforma, oltre a prevedere il coordinamento e la complementarità con gli altri fondi europei (Fse, Fesr, Fondo di Coesione), sono l’innovazione, intesa come priorità trasversale del programma, la crescente attenzione verso le misure agroambientali e i cambiamenti climatici, l’introduzione di pacchetti per la semplificazione della gestione finanziaria, l’adozione di strumenti per fabbisogni emergenti e la flessibilità nella scelta delle misure. Soffermandosi sull’approccio strategico ha declinato le sei priorità e le relative 18 focus area. Tra queste: promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale, potenziare la competitività e della redditività delle aziende agricole, promuovere l’organizzazione delle filiere e la gestione del rischio in agricoltura, valorizzare gli ecosistemi, usare in modo efficiente le risorse e adoprarsi per l’inclusione sociale. Rastelli ha spiegato che all’articolazione interna nelle 18 focus area si associa un obiettivo specifico (target) da raggiungere a fine programmazione e che le misure si articolano in un insieme di sotto-misure; similmente anche a questo livello ciascuna sottomisura può essere allocata contemporaneamente in più focus area relative ad una priorità o su focus area di differenti priorità. Rastelli ha ascoltato anche lo stato di avanzamento dei lavori del documento di programmazione 2014/2020 in fase di stesura presso il Dipartimento Politiche Agricole, suggerendo di adottare un approccio analitico e razionale per la scelta degli interventi, basata sull’analisi reale dei fabbisogni.