Vibo Valentia, assistente capo della polizia penitenziaria si uccide nel parcheggio del carcere

L’agente, in servizio presso l’Ufficio Matricola della Casa Circondariale di località Castelluccio, si è suicidato nel parcheggio del carcere sparandosi un colpo al petto con la propria pistola. L’evento si è verificato lunedì pomeriggio. L’uomo ha lasciato una lettera con saluti ai suoi cari e ai colleghi. Dietro il gesto ci sarebbero dissidi familiari.

A darne notizia Eugenio Sarno, segretario generale della Uilpa Penitenziari. “Siamo addolorati, affranti e costernati – afferma Sarno – nel registrare questo suicidio: il quinto di un basco blu nel 2014. Anche se le ragioni del gesto pare siano direttamente connesse a ragioni di carattere familiare, questa ennesima tragedia ci segna profondamente. Il triste e preoccupante fenomeno dei suicidi nelle fila della polizia penitenziaria (124 dal 2000 ad oggi) va affrontato in profondità senza cedere a strumentalizzazioni di sorta. Il duro lavoro della polizia penitenziaria può certamente incidere in queste scelte estreme, ma non sempre c’è correlazione diretta con l’ambiente lavorativo. Come hanno giustamente sottolineato, giovedì scorso, il ministro Orlando ed il capo del Dap Tamburino, durante la celebrazione della Festa del Corpo, il meritorio impegno degli uomini e delle donne della polizia penitenziaria merita rispetto ed attenzione. Per questo – conclude Sarno – siamo certi che sia il Dap che il ministero di Via Arenula dopo l’imminente scadenza del 28 maggio porranno al centro dell’agenda le possibili soluzioni alle difficoltà che oberano il personale di polizia impiegato nelle frontiere e nelle prime linee penitenziarie”.