Genova, Tasi prima casa introdotte le detrazioni anche per i figli

Per quanto riguarda la Tasi, che interesserà  esclusivamente la prima casa non di lusso, la Giunta ha scelto di avvalersi della facoltà, demandata ai Comuni dalla legge, di applicare un incremento dello 0,8 per mille sull’aliquota base del 2,5. L’aliquota sarà dunque del 3,3 per mille. In questo modo il Comune può  introdurre  due tipi di detrazione, una in rapporto alla rendita immobiliare e un’altra in rapporto ai figli. Senza questa scelta la Tasi sarebbe stata applicata in modo meno equo, non esistendo più per legge le detrazioni che valevano per la vecchia Imu sulla prima casa. L’Imu resta in vigore per le proprietà diverse dall’abitazione principale e per le prime case di  lusso: resteranno inalterate le aliquote rispettivamente del 10,6 e 5,8 per mille previste e pagate nel 2013. La Giunta ha escluso, infatti, di appesantire l’imposta per questo tipo di immobili con l’aggiunta della Tasi, sia per l’alto livello dell’aliquota sia perché in caso contrario, in base alla legge, anche gli inquilini avrebbero dovuto contribuire. Cosa che non accadrà. Secondo le proiezioni elaborate dal Comune, tenendo conto delle condizioni della proprietà immobiliare in città e del reddito dei proprietari, l’imposta risulterà in generale al di sotto di quella pagata nel 2012 (diverso ovviamente il raffronto con il 2013 per quanto riguarda la prima casa, poiché l’anno scorso l’Imu è stata applicata in misura fortemente ridotta). Anche il gettito per l’Amministrazione comunale sarà inferiore a quello degli ultimi anni costringendo ad una ulteriore selezione della spesa, già fortemente contenuta (cinquanta milioni di risparmi sulla spesa corrente malgrado il mantenimento degli stanziamenti per servizi sociali, scuola e trasporti). “E tuttavia – ha sottolineato l’assessore al bilancio Francesco Miceli – l’Amministrazione comunale ha ritenuto necessario modulare per quanto possibile la tassazione in modo da calmierarla nelle situazioni di redditi più bassi. Ciò vale ad esempio per le famiglie numerose e per gli alloggi concessi in comodato gratuito nel caso in cui chi ne usufruisce sia al di sotto del livello Isee 15mila euro. Una scrupolosa attenzione alle previsioni di gettito ha consentito di introdurre sulla Tasi anche le detrazioni in base al numero dei figli che in un primo tempo temevano di non poter ammettere”. La Giunta ha rinviato ad un successivo provvedimento la regolamentazione della tassa sui rifiuti che costituisce il terzo elemento della nuova Imposta comunale Iuc. TASI (prima casa non di lusso) Si applica alle abitazioni principali e ad immobili assimilati non di lusso, nonché ai fabbricati esenti IMU (immobili strumentali all’attività agricola e immobili “merce”) con aliquote differenziate: · abitazione principali, pertinenze e immobili assimilati 0,33% · immobili strumentali all’attività agricola e immobili “merce” 0,10% La TASI non viene applicata (aliquota zero) alle restanti tipologie di immobili. L’Amministrazione ha deciso di prevedere detrazioni in base alla rendita: sino a 500 euro, 114 euro da 500 a 700 euro, 80 euro da 700 a 900 euro, 50 euro sopra 900 euro, 50 euro nel solo caso in cui il proprietario abbia Isee sotto i 15mila euro. Un’ulteriore detrazione è prevista per le famiglie con figli a carico, sempre in base alla rendita dell’immobile: sino a 500 euro detrazione di 25 euro a figlio convivente, fiscalmente a carico e minore di 26 anni da 500 a 700 euro, detrazione di 20 euro per figlio, alle stesse condizioni da 700 a 900 euro, detrazione di 15 euro per figlio oltre 900 euro, detrazione di 15 euro per figlio nel solo caso in cui il proprietario abbia Isee sotto 15mila euro IMU E’ applicata a tutti gli immobili diversi dall’abitazione principale non di lusso. Per le abitazioni principali, dal 2014, la legge nazionale prevede la sola detrazione standard di 200 euro, mentre non è più applicabile l’ulteriore detrazione per figli. Vengono confermate le aliquote in vigore nel 2013 e vengono introdotte le seguenti agevolazioni: Comodati gratuiti: l’Amministrazione ha deciso di recepire la possibilità concessa dalla Legge di Stabilità di assimilare all’abitazione principale l’immobile dato in comodato gratuito a parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzino come loro abitazione principale. Tra le opzioni previste dalla legge è stato scelto di assimilare gli immobili concessi in comodato nel caso in cui il nucleo familiare del comodatario abbia un’ISEE non superiore a 15.000 euro l’anno; patti d’area: è prevista un’aliquota inferiore a quella ordinaria e pari allo 0,84% per gli immobili inseriti nei patti d’area e locati a canone ridotto La  manovra proposta consente: – ai proprietari di prima casa non di lusso che, per effetto della detrazione di 200 euro, non pagavano IMU (5,8 per mille) di non pagare neppure la TASI (3,3 per mille); – di stabilire detrazioni per l’abitazione principale che si riducono al crescere del valore dell’immobile; – di ridurre la pressione fiscale alle famiglie che pur abitando in immobili di elevato valore catastale hanno un ISEE inferiore a 15.000 euro.