Napoli, discussione sui diritti di cittadinanza per i migranti

La Commissione Affari istituzionali, presieduta da Gaetano Troncone e aperta dal consigliere anziano Attanasio, si è riunita oggi per discutere sui diritti di cittadinanza. La riunione è stata introdotta dalla consigliera Elena Coccia che ha ricordato che Napoli è una città nella quale risiedono stabilmente molti cittadini stranieri, e che il Consiglio Comunale, nel 2012, ha approvato all’unanimità una delibera nella quale si prevedeva il conferimento della cittadinanza onoraria, con una pubblica cerimonia, ai ragazzi nati a Napoli da genitori stranieri, legittimamente presenti sul territorio cittadino. Tale atto, ha ricordato, ha in qualche modo anticipato le misure previste poi nel “Decreto del fare” del 2013 che ha rimosso gli ostacoli che impedivano ai diciottenni figli di stranieri l’esercizio del diritto di acquisire la cittadinanza dimostrando la continuità di presenza in Italia per tutto l’arco della loro vita. Come ha spiegato il funzionario dell’Anagrafe comunale, dott. Borgomeo, con tale decisione si è interrotta la pratica di attribuire ai giovani errori dei genitori (ad esempio la non registrazione dei figli alla nascita presso gli uffici preposti). La consigliera Coccia ha anche ricordato le inevitabili ripercussioni, di natura economica ed amministrativa, sulla città a seguito del censimento fatto nel 2011, che attesta la diminuzione dei cittadini napoletani di oltre 60 mila unità, dato che non corrisponde alla percezione di una città vissuta da molte persone. Alla riunione ha partecipato anche il dott. Marcelli, del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell’Istituto di studi giuridici internazionali che, presentando una recente pubblicazione da lui curata, “Immigrazione, asilo e cittadinanza universale”, ha inquadrato il tema della cittadinanza universale (i cui riferimenti sono non solo nei trattati internazionali ma anche nell’enciclica Pacem in Terris di Papa Giovanni XXIII) ed ha sottolineato la funzione strategica e propositiva degli Enti Locali nel riconoscimento e nel conferimento della cittadinanza, nel rispetto delle norme nazionali. La specifica funzione degli enti locali in questo contesto, ha a sua volta precisato un altro esponente dell’Istituto, dott. Pisa, è nella cura delle politiche di l’inclusione sociale, e in particolare di fruizione dei servizi, ambito nel quale è ancora da attuare l’altra delibera consiliare, contestuale a quella sulla cittadinanza, e cioè quella sui diritti e doveri dei cittadini stranieri. Sono intervenuti nel dibattito i consiglieri Attanasio, il quale ha posto il problema delle “residenze fasulle” che per motivi fiscali e abitativi molti fissano in altri Comuni sollecitando l’incrocio, anche a campione, dei dati anagrafici con quelli delle utenze, e Beatrice che, ricordando che è già in corso uno studio presso l’assessorato all’educazione sull’integrazione scolastica dei bambini stranieri, ha rimarcato l’importanza dell’integrazione scolastica, oltre che per l’enorme valore sociale, anche per i suoi risvolti sul piano del riconoscimento della cittadinanza dei figli degli immigrati. Il presidente Troncone ha concluso la riunione impegnandosi a rinnovare la discussione, mentre la consigliera Coccia ha illustrato i contenuti del prossimo appuntamento sui temi della cittadinanza, e cioè il seminario che si terrà il 12 maggio, in sala Giunta, dedicato ai diritti di cittadinanza europea, alle opportunità e agli strumenti di informazione.