Stamina, venti gli indagati dell’inchiesta del pm Raffaele Guariniello

Associazione a delinquere finalizzata alla truffa, somministrazione di medicinali guasti in modo pericoloso per la salute, esercizio abusivo della professione medica. Sono le accuse contestate a Davide Vannoni, il guru del metodo, indagato nell’inchiesta che il magistrato aveva avviato nel 2009 e chiuso una prima volta nel 2011, per poi nuovamente riaprirla poco dopo. Gli ultimi mesi di accertamenti si sono concentrati sulle vicende che hanno coinvolto gli Spedali Civili di Brescia, dove la sperimentazione del metodo è stata prima avviata e poi bloccata. Vannoni, che aveva voluto importare dall’Ucraina il metodo con cui gli era stata curata una semiparesi al viso, aveva allestito un laboratorio in un seminterrato di Torino in via Giolitti. I pazienti sottoposti alle cure tra il 2007 e il 2009, secondo l’accusa avrebbero versato somme dai 30mila ai 50mila euro a Stamina Foundation Onlus, per la ricerca sulle staminali, nonostante l’assenza di riscontri. Vannoni è imputato in un altro processo a Torino con l’accusa di tentata truffa ai danni della Regione Piemonte che aveva prima autorizzato e poi bloccato uno stanziamento a un’altra sua società (Medicina rigenerativa) di 500 mila euro per la ricerca sulle staminali.