Ragazzo disabile in difficoltà in gita scolastica a Venezia
“Lascia l’amaro in bocca leggere di Gioacchino, ragazzo disabile di Battipaglia in gita scolastica a Venezia, che ha trovato molte difficoltà nel visitare la città lagunare. Me ne dispiaccio, ma vicende come queste si rivelano anche occasioni di riflessione per una regione come il Veneto, pilota nel turismo accessibile a livello europeo, e per una città che si è si attrezzata per essere vissuta anche da quanti hanno difficoltà motorie, ma che ha anche una struttura oggettivamente particolare dove le cosiddette barriere architettoniche non sono sempre superabili in maniera tradizionale”. “Così l’assessore al turismo del Veneto sulla vicenda alla quale hanno dato spazio i quotidiani odierni, che ha visto come protagonista un giovane in carrozzina che a Venezia si è scontrato con grossi problemi di spostamento e agibilità. “Su questo vorrei anzitutto rivolgermi alla professoressa Giovanna D’Agostino, che accompagnava la classe di Gioacchino nel viaggio di istruzione. Mi permetto di suggerirle di cercare delle informazioni sull’accessibilità dei luoghi da visitare prima di arrivare in loco. Nel caso specifico parliamo di Venezia, la città che spesso anche nell’immaginario collettivo rappresenta una enorme barriera architettonica ed è una rappresentazione erronea. Sarebbe stato sufficiente che l’insegnante entrasse nel portale del Comune di Venezia, che contattasse la Regione o che semplicemente inserisse le parole “Venezia” e “disabili” su google per venire indirizzata subito alle mappe scaricabili degli Itinerari Senza Barriere (http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1381) che riguardano il centro storico e le isole. Si tratta di ben 12 itinerari assolutamente accessibili e praticabili da tutti, scaricabili in formato pdf e stampabili. Probabilmente questa piccola accortezza avrebbe reso il viaggio a Venezia di Gioacchino e dei suoi compagni molto più piacevole e mi auguro che possa ritornare per provare il piacere di percorrere le calli veneziane, e anche di correrci con una sicurezza e una libertà inesistenti in tante altre città”. “Alla luce di quanto accaduto mi impegno sin da oggi a provvedere a inviare a tutti gli istituti scolastici gli Itinerari Senza Barriere – ha concluso l’assessore – e, a breve, la mappatura delle strutture accessibili presenti sul territorio Veneto, perché la brutta esperienza di Gioacchino non si ripeta più”.