Il sociale si riorganizza con il triage

Il triage medico, obbligatorio al pronto soccorso, è noto: procedure codificate che permettono di valutare le priorità assistenziali delle persone che si presentano, stabilendo un ordine per le visite. Colori diversi, poi, distinguono codici d’accesso: bianco nessuna urgenza, verde urgenza minore, giallo urgenza, rosso emergenza. Ecco, gli stessi criteri stanno alla base della riorganizzazione dei servizi sociali del Comune. Da alcuni mesi, in via sperimentale, viene svolto il triage da un assistente sociale del centro servizi territoriali 3 di via Boccaccio: un servizio che si traduce in un segretariato sociale intelligente, in uno sportello “sociale” che snellisce le procedure e riduce i tempi d’attesa per avere una risposta dai Servizi Sociali. “Con questo nuovo metodo organizzativo l’obiettivo dell’Amministrazione è quello di riuscire a garantire la risposta più adeguata ai cittadini, nei tempi più veloci possibili, attraverso una corretta valutazione del bisogno e un’adeguata attivazione delle risorse, proprio perché le situazioni non degenerino” ha spiegato l’assessore ai servizi sociali Fabio Verlato. In tre mesi si sono rivolti allo sportello sociale 113 cittadini: 47 persone, pari al 42% dei casi, è stato trattato come codice bianco. Per 36 utenti il problema si è risolto con informazioni telefoniche; per altri 11 con un colloquio dell’assistente sociale del triage che ha fornito le informazioni necessarie. Il codice verde, attribuito a istanze non urgenti ma non semplici, ha interessato invece 13 persone – l’11,5% -: tutte richieste poi inoltrate agli assistenti sociali territoriali per adeguati e necessari approfondimenti. Codice giallo, ovvero rapida necessità di presa in carico del caso, per 58 situazioni – il 51% – di cui 6 legati ad emergenza abitativa, 2 al servizio di assistenza domiciliare, 21 relative a persone non autosufficienti, 35 a interventi economici. Codice rosso per 4 persone, sole, prive di rete familiare, a cui si doveva immediatamente garantire un pasto o un’igiene personale. “Il nostro obiettivo è quello di estendere questo servizio a tutti e sei i centri servizi territoriali – ha aggiunto Verlato – Sta partendo una gara pubblica e pensiamo che già dal prossimo settembre saremo in grado in garantire quantomeno un servizio telefonico per orientare con efficacia e rapidamente i cittadini che ci chiedono aiuto”.