730 atti in cinque anni. È il bilancio, politico e culturale, di perUnaltracittà a Palazzo Vecchio

Questa l’illustrazione, questa mattina in conferenza stampa, da parte della capogruppo Ornella De Zordo e della consigliera al Q5 Adriana Alberici, dell’attività svolta nell’ultimo mandato amministrativo da perUnaltracittà “680 atti nei 211 Consigli comunali della legislatura tra il 2009 e il 2014, con una media di oltre 3 atti per consiglio. È questo il bilancio di Ornella De Zordo come capogruppo della lista di cittadinanza perUnaltracittà a Palazzo Vecchio. 50 sono gli atti prodotti al Q5 dalla consigliera di quartiere perUnaltracittà – Cantieri solidali, Adriana Alberici. Atti che sono serviti soprattutto a rafforzare le molte vertenze aperte in città, rappresentandone le istanze all’intern0 delle istituzioni comunali, e a rendere trasparente con un’azione di fact checking, di verifica dei fatti, le pratiche del governo Renzi, troppo spesso opache e limitate all’effetto annuncio. Atti utili anche a rappresentare punti di vista diversi dai dominanti e ad orientare culturalmente un Consiglio comunale che ha in genere attuato acriticamente le politiche liberiste imposte in luoghi altri, non democratici perché non legittimati dalla rappresentanza. Atti, soprattutto, che sono stati spesso il frutto del collegamento fra il palazzo, il livello istituzionale, e la realtà cittadina, in contatto e collaborazione con movimenti sociali, comitati, cittadini. La costruzione e il mantenimento di questo “ponte” ideale fra “dentro” e “fuori” è stata una delle caratteristiche costantemente cercate nell’azione di questi anni da perUnaltracittà, facendo sentire in Palazzo Vecchio e al quartiere la voce di chi non ha ascolto, le vertenze e le lotte disconosciute e ignorate dal potere e dagli accordi bipartisan. L’impegno è stato sempre quello per la diffusione del pensiero critico e per la condivisione dei saperi con proposte alternative sulle forme e sui contenuti di governo, e disturbando il più efficacemente possibile il percorso di chi ha governato secondo la più ovvia dottrina mainstream, fatta di liberismo ed esclusione, con il condimento del decisionismo autoritario di Matteo Renzi. I 680 atti prodotti da perUnaltracittà in Consiglio comunale si suddividono in 292 interrogazioni, 186 domande d’attualità e comunicazioni, 104 ordini del giorno, 76 mozioni, 16 risoluzioni e 6 interpellanze [http://bit.ly/attipuc]. Fondamentale in questo enorme lavoro è stato l’apporto degli attivisti e delle attiviste di perUnaltracittà, portatori di competenze approfondite e variegate, e del segretario del gruppo Maurizio Da Re che ha contribuito all’elaborazione delle proposte ben oltre il suo ruolo istituzionale. I temi trattati e i risultati ottenuti Dai banchi dell’opposizione De Zordo ha presentato ed è riuscita a far approvare dal Consiglio Comunale alcuni atti – mozioni e ordini del giorno – particolarmente significativi, come la prima mozione a favore dell’uso della bicicletta (inizio legislatura, nel 2009) e per la realizzazione del progetto bike sharing, per l’adeguamento della bolletta Publiacqua all’esito del referendum del 2011, per l’intitolazione di una piazza alla giornalista Ilaria Alpi, per la realizzazione di strutture per richiedenti asilo, per un monitoraggio efficace e maggiori controlli di Arpat sui cantieri Tav, sulle centraline di fondo per il monitoraggio del Pm10 collocate a Boboli e in viale Bassi, per la ricostruzione della scuola media Dino Compagni, per affrontare l’emergenza abitativa e gli sfratti, per il mantenimento di un presidio sanitario al Quartiere 3 (Gavinana-Galluzzo), per un percorso partecipativo sui progetti di parcheggio interrato di Piazza del Carmine e Piazza Brunelleschi. Particolare impegno è stato rivolto a due atti fondamentali del governo Renzi: il Piano Strutturale e il Regolamento Urbanistico, sui quali sono stati presentati centinaia di emendamenti tendenti a rettificare scelte specifiche del governo del territorio. Molti di questi atti sono stati condivisi con il consigliere Tommaso Grassi. perUnaltracittà al Quartiere 5 Al Quartiere 5 l’attività della consigliera di quartiere di perUnaltracittà – Cantieri solidali, Adriana Alberici, si è compiuta con 50 atti: 6 interrogazioni, 8 comunicazioni, 21 mozioni, 9 ordini del giorno, 6 risoluzioni. I temi maggiormente trattati riguardano il lavoro, il bilancio, le ludopatie, la sicurezza stradale, le politiche di accoglienza, l’emergenza casa, l’inquinamento della zona. Gli incontri e le pubblicazioni Sempre con l’obiettivo di portare le istanze della società civile all’interno delle istituzioni in questi 5 anni perUnaltracittà ha organizzato 71 incontri pubblici, spesso organizzati all’interno di Palazzo Vecchio [http://bit.ly/eventipuc]. Periodicamente sono state organizzate alcune cene nelle case del popolo per autofinanziare l’attività, in particolare proprio la realizzazione degli incontri. Molti dei contenuti del ciclo sono diventati il libro “Europa tossica. Crisi del capitalismo, crisi del debito, crisi della politica” curato da Gianni Del Panta [http://bit.ly/europatossica] complementare alla collana “Quaderni di inchiesta urbana” che ha visto la pubblicazione di 18 indagini sulla città di Firenze [http://bit.ly/quadernipuc]. Il 9 aprile la serata conviviale In occasione della fine dei lavori del Consiglio comunale perUnaltracittà invita amici e amiche, simpatizzanti e anche semplici curiosi (perché no?) a una serata conviviale. Mercoledì 9 aprile, a partire dalle ore 19 fino a tarda serata presso Impact Hub Firenze, in Via Panciatichi 14, Edificio F (come arrivare http://goo.gl/maps/RKGqX)”. Ringraziamenti L’azione di perUnaltracittà sarebbe stata certamente meno efficace senza la passione, la competenza, la voglia di cambiare lo status quo degli attivisti e delle attiviste della lista e di chi è intervenuto ai nostri incontri, tra gli altri: Adriana Alberici Aidan Regan Alberto Asor Rosa Alberto Bencistà Alberto Lucarelli Alberto Magnaghi Alberto Ziparo Alessandra Casarico Alessandro Maurri Alessandro Rossi Alessandro Santoro Alessio Ciacci Alma Raffi Andrea Bagni Andrea Baranes Andrea Fumagalli Anna Pizzo Antonello Sotgia Antonio Bruno Antonio Di Giovanni Antonio Fiorentino Barbara Zattoni Basilio Rizzo Bernardo Rossi Doria Camilla Di Pompeo Carlo Carbone Cecilia Stefani Chiara Lesmo Ciccio Auletta Ciro Pesacane Claudio Greppi Claudio Tamburini Cristiano Lucchi Cristina Di Palma Daniela Poli Daniele Rovai Don Kalb Duccio Tronci Elena Romoli Emilio Molinari Enzo Scandurra Eros Tetti Fabio Baroni Federica Giardini Federico Latini Federico e Martina Fiammetta Benati Fiammetta Giovacchini Filomena Maggino Franca Gianoni Franca Selvatici Francesca Conti Francesco D’Angelo Francesco Erbani Francesco Gesualdi Francesco Indovina Gabriele Palloni Giacomo Becattini Giandomenico Savi Gianluca Bonaiuti Gianluca Garetti Gianni Del Panta Gianni Sinni Gilberto Pierazzuoli Gino Carpentero Giorgio Pizziolo Giovanni Maffei Cardellini Giovanni Vannucchi Giulietto Chiesa Giulio Palermo Giuseppe Allegri Giuseppe De Marzo Giuseppe Mascambruno Giuseppe Rinaldi Guglielmo Carchedi Ilaria Agostini Ivan Cicconi Jack Macy Jason Nardi Joseph Halevi Lorenzo Bargellini Lorenzo Guadagnucci Luca Benci Luca Fioretti Luca Martinelli Manlio Marchetta Marco Bersani Marco Lillo Maria Grazia Mammuccini Maria Pia Passigli Mariella Zoppi Martina Pignatti Martina Taiuti Maurizio Da Re Maurizio De Zordo Maurizio Paoli Ornella De Zordo Ottavio Davini Paola Sabatini Paolo Baldeschi Paolo Bellino Paolo Berdini Paolo Pizziolo Paul Connet Pier Luigi Cervellati Pierluigi Sullo Piero Bevilacqua Raffaele Ascheri Raffaele Paloscia Riccardo Petrella Rita Micarelli Roberta Carlini Roberto Budini Gattai Roberto Ciccarelli Roberto Colombo Roberto Errico Roberto Spini Rosario Terrone Rossano Ercolini Rossano Pazzagli Sabine Leidig Salvatore Ceccarelli Sandro Medici Sascha Rossi Silvia Chiarantini Silvia Gabbrielli Slimane Toudert Stefano Cecchi Stefano Delipieri Susanna Crociani Tiziano Cardosi Tomaso Montanari Tommaso Fattori Tommaso Grassi Tommaso Rondinella Ugo Mattei Valeria Nardi Vandana Shiva Vittorio Agnoletto Vittorio Alvino.