La Cappella degli Scrovegni non corre pericoli

cappella scrovegniIl convegno “Giotto e il suo messaggio” è stato un momento storico per lo studio della Cappella degli Scrovegni e di Giotto che ha aperto le porte alla conoscenza e al dibattito con i più grandi esperti internazionali che hanno scritto, lavorato sul maestro. Dalla due giorni sono emerse novità assolute, sia dallo studio del pittore, che ha rivelato liaison con altre aree territoriali del Veneto, connessioni con Giusto de’ Menabuoi, contenuti del tutto innovativi che esaltano il ruolo di Padova capitale internazionale del Trecento, che da quello sull’architettura dell’edificio. E in particolare gli atti del convegno, che saranno oggetto di approfondimento e di pubblicazione, colmeranno il vuoto esistente dovuto all’assenza di letteratura sulla Cappella proprio dal punto di vista architettonico. “Avevamo la speranza di poter leggere la struttura effettiva dell’anfiteatro e capire su cosa poggia la Cappella degli Scrovegni – ha detto l’assessore all’edilizia monumentale Luisa Boldrin – Si è compreso che poggia sul muro anulare, semicurvo, e che è leggermente disassata rispetto ai muri radiali. E le osservazioni, ancora in fase di conclusione, ci faranno capire dunque se l’edificio poggia su una piattaforma rigida o se poggia sui muri radiali”. Da tempo l’Amministrazione sta dedicando attenzione all’approfondimento dell’architettura dell’edificio, della datazione e della funzione dello spazio ipogeo, che può essere stato pensato, in antichità, per preservare la Cappella separandola dal corso d’acqua. “La posizione della Cappella rispetto all’acqua la salva – ha detto l’assessore – grazie ai muri radiali che permettono la circolazione dell’aria risparmiandone l’umidità. Dunque tutte le aperture che ci sono nel seminterrato sono state costruite esattamente per consentire l’aerazione che fa evaporare l’umidità. E questa informazione – prosegue l’assessore – insieme agli esami ancora in corso, ci faranno capire la funzione dello spazio ipogeo così come l’intersezione della Cappella con i muri radiali”. La pioggia non è comunque un problema per l’edificio. “Durante i mesi dello scavo – ha aggiunto la Boldrin – le precipitazioni non hanno preoccupato, non ci sono mai stati ristagni d’acqua che è stata assorbita dal terreno. Il lavoro è da terminare, procederemo con la termografia per verificare la consistenza del terreno intorno alla Cappella, caratterizzato dal limo che è estremamente deformabile. E la conclusione di tutti gli esperti – ha detto l’assessore – vista la situazione di equilibrio perfetto che vive la Cappella in questo momento, è il divieto assoluto di compiere azioni che sotto il profilo ingegneristico possano comportare movimenti alla struttura”.