Polaris pronto a partire per lo spazio
L’esperimento sulla stratosfera potrà prendere il volo: Polaris, il progetto di otto studenti dell’Università di Padova selezionato fra centinaia di proposte europee da un panel congiunto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), Ente Spaziale Svedese (Snsb) ed Ente Spaziale Tedesco (Dlr), avrà a disposizione i fondi necessari per compiere l’ultimo passo e diventare realtà.
Dopo l’appello degli studenti padovani, iscritti alle lauree magistrali di ingegneria aerospaziale, elettrica, elettronica e informatica, per il recupero delle risorse finanziarie, ad interessarsi personalmente della vicenda è stato il Magnifico Rettore dell’Università di Padova Giuseppe Zaccaria. Per salvare il progetto Polaris, appoggiato anche dal Cisas G.Colombo (Centro interdipartimentale studi e attività spaziali) che consiste in un innovativo radiatore per il controllo termico nei veicoli spaziali, strumento in grado di mantenere costante e sotto controllo la temperatura all’interno di modulo spaziale, l’amministrazione dell’Ateneo, tramite la dottoressa Emanuela Ometto, Direttrice Generale, si impegnerà ad anticipare attraverso il dipartimento di Ingegneria Industriale la somma necessaria alla conclusione del progetto. Si punta ad assegnare 25mila euro, ovvero il budget del progetto, somma per la quale gli otto ragazzi avevano messo in piedi una piattaforma di crowdfounding, anticipando così una formalizzazione del contributo che altrimenti sarebbe arrivata troppo tardi. «Siamo riusciti a trovare una soluzione per far sì che il contributo necessario a questo meritevole progetto arrivasse, e arrivasse nei tempi più brevi per la sua esecuzione – spiega Zaccaria – non è stato facile superare alcuni vincoli burocratici che rischiavano di bloccare l’intero progetto, ma ho voluto personalmente interessarmi alla questione per risolvere il tutto. Da tempo mi batto contro l’eccesso di burocrazia che, in molti ambiti dell’intera vita universitaria, stronca l’attività dell’Ateneo. Come ho ribadito al ministro Stefania Giannini, siamo oppressi da norme e regole che molto spesso hanno un effetto deleterio, frenano invece di dare slancio, oltretutto con continui cambiamenti che spiazzano ulteriormente la macchina universitaria». Gli otto ragazzi, accompagnati dal loro tutor professor Alessandro Francesconi, ricercatore dell’Ateneo, e dal professor Andrea Stella, direttore del dipartimento di Ingegneria Industriale, sono stati ricevuti dal Rettore che ha comunicato loro lo sviluppo positivo della vicenda. «Il progetto Polaris mi ha particolarmente colpito per il suo grado di innovazione e autoimprenditorialità – conclude Zaccaria – ma quanto episodio voglio che sia esempio dello spirito che l’Ateneo ha nel difendere, appoggiare e promuovere tutti le idee e i progetti meritevoli degli studenti, un patrimonio che non ci stancheremo mai di preservare. Ho voluto lanciare un segnale: so perfettamente che il progetto Polaris è uno dei tanti progetti d’eccellenza che arricchiscono la nostra Università, ma vogliamo sottolineare fortemente come il merito debba essere sempre premiato». Per informazioni sul progetto e sulle biografie dei ragazzi consultare il sito http://polarisexperiment.com/.