Un prete a rimuovere le auto in sosta davanti alla chiesa. Accade a Crotone, città caotica, inospitale e sporca

Duomo CrotoneUn prete a dirigere il traffico veicolare e a far rimuovere le auto in sosta davanti alla chiesa. È successo anche questo e chissà quante infinite volte in passato. Ma tranquilli, la cosa si ripeterà ancora nei prossimi giorni e ancora e ancora. Succede anche questo in una strana città come Crotone, una città “ancipite” come ebbe a definirla il compianto Vincenzo Paladino, docente di Letteratura italiana all’Università di Messina. È accaduto nei giorni scorsi allorquando Mons. Ezio Limina, parroco della Basilica Cattedrale, assistito da un collaboratore parrocchiale, si è visto costretto, ancora per l’ennesima volta, a fare le veci del vigile urbano e chiedere ai negligenti e irrispettosi automobilisti di rimuovere le proprie auto poste in sosta vietata davanti alla chiesa che ostacolavano l’arrivo di un corteo funebre per la celebrazione del mesto rito religioso. Ormai è diventata consuetudine consolidata e tollerata parcheggiare le auto in piazza Duomo, dove vige il divieto assoluto di sosta con tanto di rimozione forzata. Rimozione forzata? E quando mai! Ormai questo antico spazio urbano e dintorni limitrofi come la piazzetta dell’Immacolata sono diventati parcheggi selvaggi in tutte le ore ed in tutti i periodi dell’anno senza nessun rispetto verso i siti sacri. Addirittura le auto vengono lasciate davanti al sagrato. Insomma un parcheggio l’unico gratuito in città e senza limiti d’orario. E i vigili urbani? E sì che vi passano quotidianamente da queste parti. Che dire? Ci troviamo a denunciare, ancora una volta, lo stato di cattiva salute di una città caotica, inospitale, sporca ed inquinata.  È sotto gli occhi di tutti il caos che regna sovrano; non sfugge a nessuno che le vie cittadine ed i marciapiedi, dal centro alle periferie, sono ormai preda di auto ed immondizie. Il dovere di buona amministrazione nel perseguimento dell’interesse della collettività sancito dall’art. 78 del Testo Unico degli Enti Locali impone di denunciare i misfatti che rendono invivibile la nostra città che avrebbe voluto diventare “Giardino d’Europa”. Siamo davvero al limite dell’indolenza. E sì perché queste negligenze, per usare un eufemismo, le abbiamo già denunciate tante altre volte da queste colonne e da altri giornali. Ripetiamo come sia davvero vergognoso come presentiamo ai turisti, agli ospiti giornalieri, agli operatori di cultura, la nostra città; è vergognoso lo spettacolo di enormi cumuli di rifiuti, sempre e anche aldilà delle emergenze, rifiuti anche di grosso volume depositati agli angoli delle strade. Come possono tranquillamente passeggiare un turista occasionale ed i residenti se sono travolti da un traffico veicolare selvaggio ed indiavolato con parcheggi in seconda e terza fila e sui marciapiedi e persino davanti all’ingresso principale dell’ospedale, col caos all’incrocio via XXV Aprile e via Bologna per agli avventori del Pronto Soccorso? Ecc. ecc. Mi fermo qui per carità cristiana! E per carità di Dio evitate di andare a fare le allegre gite alla Bit o alle Fiere turistiche o pubblicare continuamente guide turistiche belle patinate e talvolta anche imprecise per notizie storiche. Sono risorse pubbliche sprecate! Soldi nostri! E, per concludere, non si vuole polemizzare in alcun modo con nessuno ma auspichiamo, anche se con molta veemenza, soltanto costruire una città a vera misura d’uomo. Oltretutto, una città invivibile è destinata all’abbandono continuo.