Renzi cede ad Alfano come vice

Il nuovo Premier dovrà fare i conti con la maggioranza e quindi con Angelino Alfano seppur ridimensionato. Il capo di Ncd rimarrebbe vice presidente del Consiglio ma senza deleghe. Una concessione da fare a chi al Senato garantisce i voti per avere la maggioranza. Per il ruolo chiave di sottosegretario alla presidenza del Consiglio il ballottaggio è tra Lorenzo Guerini e l’attuale ministro Graziano Delrio. Quest’ultimo però andrebbe all’Interno.

Renzi dovrà dividere i posti. Cinque ministri al Partito democratico, uno di Scelta Civica e dei Popolari per l’Italia, due del Nuovo centrodestra. A completare il team dei “12” i tanto vituperati tecnici.

All’Economia in pole c’è Lucrezia Reichlin, candidata vice governatrice alla Bank of England. Al Lavoro tra i nomi figura la giovane Marianna Madia, lanciata in Parlamento anni fa da Walter Veltroni. Alla Giustizia il nome più accreditato è quello del centrista Michele Vietti ma si pensa anche al presidente emerito della Corte costituzionale Giovanni Maria Flick. Certa la presenza di Maria Elena Boschi alle Riforme o alla Cultura, per la quale sono in “gara” anche Gianni Cuperlo e Matteo Orfini. Ai Rapporti con il Parlamento potrebbe rimanere a Dario Franceschini o passare a Roberto Giachetti. Per le Infrastrutture sfida made in Sud. In corsa il sindaco uscente di Bari Michele Emiliano e il collega di Salerno Vincenzo De Luca. Emanuele Fiano alla Difesa.

L’amministratore delegato di Luxottica, Andrea Guerra, papabile all’Industria ma anche allo Sviluppo Economico. Per quest’ultimo dicastero avanza il nome di Vittorio Colao, numero uno mondiale della Vodafone.  Nella squadra degli uscenti dovrebbero essere riconfermati il ministro degli Esteri Emma Bonino, il collega all’Ambiente Andrea Orlando e la Ncd Beatrice Lorenzin. Si fanno anche i nomi di Arturo Parisi alla Difesa e Bruno Tabacci, uno dei leader del Centro democratico. Tra i papabili anche un esponente di Sel ovvero il sindaco di Cagliari Massimo Zedda. Ma anche il toscano Riccardo Nencini, leader dei socialisti.